Notizie Notizie Mondo Musk mette ko Tesla, in Germania (e non solo) c’è aria di boicottaggio. E intanto Byd…

Musk mette ko Tesla, in Germania (e non solo) c’è aria di boicottaggio. E intanto Byd…

6 Febbraio 2025 12:23

L’attivismo politico di Elon Musk, con ripetute incursioni nel Vecchio continente, inizia a comportare i primi contraccolpi. I riscontri sulle vendite nel primo mese dell’anno evidenziano l’emergere dei primi campanelli d’allarme per Tesla, potenzialmente legati a doppio filo alle prese di posizione del suo ceo. Intanto la cinese Byd affila le armi sulla guida autonoma e vola in Borsa.

Sbandamento vistoso per il titolo Tesla

Dopo l’iniziale euforia post elezioni statunitensi, che avevano spinto il titolo Tesla a vette mai viste prima (488 dollari toccati il 18 dicembre), gli investitori hanno progressivamente smorzato gli entusiasmi. Ieri, con un nuovo dietrofront nell’ordine del 3,5%, Tesla è scivolata sotto i 380 dollari, sui minimi a due mesi.

Il colosso delle auto elettriche, già in affanno nei giorni precedenti a seguito dei primi assaggi di guerra dei dazi, ieri è finito nel mirino delle vendite complici anche i deboli riscontri in Germania e non solo. Tesla ha immatricolato solo 1.277 nuove auto a gennaio in terra teutonica, il totale mensile più basso da luglio 2021. Un brusco dietrofront che fa ancora più specie se si considera che nello stesso mese il mercato dei veicoli elettrici è aumentato del 54%.

Una debacle che si fa fatica a non ricollegare all’incursione di Musk nelle imminenti elezioni politiche tedesche. L’uomo più ricco al mondo lo scorso mese ha esternato a più riprese il suo appoggio al partito di estrema destra AfD, facendo anche una intervista in diretta via X ad Alice Weidel, deputata al Bundestag e leader di Alternative für Deutschland,.

Sulla base di un sondaggio condotto a metà gennaio emerge che il ceo di Tesla e Space X è visto sfavorevolmente e che i suoi interventi politici risultano “sgraditi”.

Crollo non solo in Germania

I problemi di Tesla non sono solo in Germania. La società di Musk ha registrato cali vistosi anche in Francia e nel Regno Unito, gli altri due maggiori mercati europei per quanto riguarda le auto elettriche. Oltremanica Musk ha ripetutamente attaccato il primo ministro britannico Keir Starmer.

In Francia le vendite di Tesla sono crollate del 63% a gennaio, mentre nel Regno Unito sono diminuite del 12%. Nessun contraccolpo invece in Italia, dove comunque il mercato EV è ancora poco sviluppato e dove Musk non ha avuto attriti politici alla luce della sua vicinanza con la premier Giorgia Meloni.

Ci sono anche altri fattori in gioco nell’inizio d’anno lento di Tesla. L’azienda sta cambiando gli impianti di assemblaggio per produrre una Model Y riprogettata, il suo veicolo più venduto, che costerà al produttore diverse settimane di produzione persa.

Byd pronta a irrompere nella guida autonoma

In Germania i concorrenti di Tesla sono, tra gli altri, Volkswagen, Stellantis e Renault. Ma Tesla non soffre solo in Europa. La concorrenza nell’EV sta aumentando. In particolare la cinese Byd – che negli ultimi mesi del 2024 ha messo il muso davanti a Tesla come vendite globali di auto elettriche – ha annunciato oggi che la settimana prossima svelerà la sua strategia per le auto intelligenti. Notizia che ha fatto schizzare dell’11% il titolo a Hong Kong. Byd potrebbe usare l’evento per dire che integrerà la tecnologia di guida autonoma nei suoi modelli EV. Ilo colosso cinese, che ha Warren Buffett tra i propri investitori, in questi anni ha aumentato le vendite puntando su auto economiche e non sulla leadership nella tecnologia di guida autonoma.