Mps: seconda settimana di aumento, diritti ancora in rialzo. Hsbc vede ritorno all’utile nel 2015
La seconda settimana dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro di Mps si apre nello stesso modo in cui era finita la prima ottava, ovvero con i diritti ben comprati dopo il balzo del 5% messo a segno venerdì. I diritti mostrano oggi un progresso dell’1,30% a 6,12 euro. Questa mattina gli analisti di Hsbc hanno alzato il giudizio sul titolo della banca senese (-0,30% a 1,84 euro a Piazza Affari) a hold dal precedente reduce, con target price fissato a 1,66 euro. Gli esperti prevedono nel 2015 il ritorno all’utile dopo quattro anni di perdite e una crescita progressiva del capitale.
Rocca Salimbeni aveva già certificato il ritorno all’utile nei primi tre mesi dell’anno, archiviati con un risultato netto positivo per 72,6 milioni di euro. Il risultato operativo lordo si è attestato a 614 milioni, in crescita del 63,7% rispetto allo stesso trimestre del 2014, quando avevano pesato svalutazioni su crediti deteriorati per circa 470 milioni di euro.
L’aumento di capitale, che dovrebbe permettere alla banca di raggiungere i target patrimoniali indicati dalla Bce (Common Equity Tier 1 al 10,2%), si era aperto una settimana fa sotto il segno della volatilità. La ricapitalizzazione si concluderà venerdì 12 giugno con i diritti di opzione negoziabili in Borsa fino a lunedì 8 giugno.
Prima dell’avvio dell’aumento la Consob aveva reso noto che l’operazione del Monte presenta caratteristiche di forte diluizione, determinando il rischio che durante il periodo di offerta in opzione delle nuove azioni si verifichino anomalie di prezzo, consistenti in una sopravvalutazione del prezzo di mercato delle azioni rispetto al loro valore teorico.
La Consob ha invitato quindi a rispettare il divieto di effettuare vendite allo scoperto in assenza della disponibilità dei titoli e dell’obbligo di comunicazione delle posizioni nette corte.