Notizie banche MPS insiste sulla fusione con Mediobanca, ma il mercato non è convinto

MPS insiste sulla fusione con Mediobanca, ma il mercato non è convinto

10 Giugno 2025 15:27

Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) accelera sul progetto di fusione con Mediobanca, ma il mercato resta scettico. L’attivismo del gruppo senese sul fronte M&A sta, infatti, sollevando interrogativi tra analisti e investitori, soprattutto alla luce di una valutazione poco lusinghiera da parte di AlphaValue. In una recente nota, la società di ricerca indipendente ha definito la strategia di MPS come “disperata”, segnalando un’eccessiva esposizione ai rischi nel tentativo di colmare il gap dimensionale che penalizza la competitività dell’istituto.

L’incognita Banca Generali complica lo scenario

A rendere ancora più complesso il quadro è l’eventualità di un’acquisizione di Banca Generali da parte di Mediobanca. Le indiscrezioni di mercato indicano infatti un crescente interesse da parte del gruppo guidato da Alberto Nagel per il colosso del risparmio gestito. In questo contesto, Monte dei Paschi mantiene il proprio approccio ostile e punta a consolidare la propria posizione, nonostante l’aumento delle difficoltà operative che una simile operazione comporterebbe.

Secondo David Grinsztajn, analista di punta di AlphaValue e specialista del settore bancario europeo, un eventuale ampliamento del perimetro di Mediobanca renderebbe inevitabile una revisione, e probabilmente un ammorbidimento, dei termini proposti da MPS per adattarsi a una nuova struttura societaria più articolata.

Un’operazione a rischio elevato e l’allerta dei proxy advisor

L’elemento centrale che desta maggiori perplessità è l’alto rischio esecutivo dell’operazione. Già nella configurazione attuale, la fusione MPS-Mediobanca presenta un elevato grado di complessità. L’eventuale coinvolgimento di Banca Generali potrebbe rappresentare un ostacolo ulteriore, mettendo sotto pressione la governance e rallentando l’intero processo.

Non a caso, crescono le preoccupazioni tra gli investitori istituzionali e i proxy advisor, ovvero i consulenti che guidano le scelte di voto nelle assemblee azionarie, soprattutto in occasione di operazioni straordinarie. AlphaValue avverte che un contesto incerto e disordinato rappresenterebbe lo scenario peggiore per Mediobanca. Per questo motivo, invita gli azionisti a valutare con attenzione ogni eventuale coinvolgimento, anche alla luce delle attuali condizioni di mercato.

I numeri di Borsa

Sul fronte dei mercati, le azioni di MPS viaggiano intorno ai 73 euro, segnando un progresso del 6,7% da inizio anno. Mediobanca si muove invece su ben altri livelli: i titoli quotano a 19,9 euro, con un balzo del 41% nello stesso periodo. Numeri che spiegano l’interesse strategico di MPS per l’istituto di Piazzetta Cuccia, ma che allo stesso tempo invitano alla cautela, visti i rischi di destabilizzazione dei risultati sinora ottenuti.