Mps: esce dal processo milanese su derivati, multa di 600 mila euro e confisca di 10 milioni
Multa di 600 mila euro e una confisca di 10 milioni di euro. E’ questo il patteggiamento di Mps, ratificato dal Tribunale di Milano, per “uscire” dal processo milanese sulle operazioni finanziarie che avrebbero permesso di occultare le perdite dopo l’acquisto di Antonveneta da parte di Rocca Salimbeni. L’inchiesta sul Monte riguarda, in particolare, le operazioni Santorini, Alexandria e Fresh 2008. Il processo coinvolge ancora diversi imputati, tra cui l’ex management di Mps (Giuseppe Mussari e Antonio Vigni).
Nel frattempo oggi a Siena si riunisce il Consiglio di amministrazione della banca per mettere a punto le linee guida del piano industriale, che verrà presentato ufficialmente al mercato il prossimo 24 ottobre. Tutto ruota intorno alla conversione dei bond subordinati e, secondo quanto scritto da FinanzaOnLine, tutti i subordinati di Mps in circolazione rientrerebbero nel piano di conversione, compresa l’obbligazione con scadenza maggio 2018, venduta allo sportello con tagli minimi da 1.000 euro per finanziare l’acquisizione di Antonveneta e quotata solo sul mercato interno della banca.
Oltre alla conversione, la banca dovrebbe lanciare un aumento di capitale molto inferiore rispetto ai 5 miliardi di euro inizialmente prvisti dall’ex Ceo Fabrizio Viola. Aumento che sarebbe comunque lanciato dopo il referendum costituzionale, in programma il prossimo 4 dicembre. Infine il terzo punto cardine del piano riguarda la cessione dei 27 miliardi di euro di sofferenze lorde.