Mps: DB fiuta un aumento da 2 miliardi di euro. Unicredit: Aabar salirà al 6,5%
Le richieste di capitale dell’EBA iniziano a farsi sentire sui giudizi degli analisti. Oggi è toccato a Deutsche Bank rivedere la sua raccomandazione su Mps (a hold da buy), in una settimana cruciale per il futuro della banca senese. Giovedì si riunirà a Siena il Consiglio di amministrazione da cui uscirà il piano, che sarà presentato in Bankitalia venerdì, per venire incontro alle richieste patrimoniali avanzate dalla European Banking Authority. Secondo i calcoli dell’EBA, Mps dovrebbe raccogliere sul mercato 3,26 miliardi di euro per raggiungere entro giugno un Core Tier pari al 9%. Il management di Rocca Salimbeni, capitanato dal nuovo dg Fabrizio Viola, ha escluso categoricamente il ricorso ad una nuova ricapitalizzazione.
Per venire incontro alle richieste dell’EBA, il Monte dovrebbe puntare per 1 miliardo sulla conversione dei prestiti Fresh del 2003 e del 2008, mentre i restanti 2 miliardi dovrebbero arrivare da un diverso modello di calcolo degli attivi a rischio (Rwa) e da alcune cessioni di asset no core, come Consum.it (società attiva nel credito al consumo). “Noi pensiamo che queste operazioni siano difficilmente realizzabili entro giugno”, scrivono gli analisti di Deutsche Bank nella nota odierna raccolta da Finanza.com. Inoltre, proseguono gli esperti della banca tedesca, “l’impossibilità della Fondazione Mps ad appoggiare un eventuale aumento di capitale e le attuali condizioni di mercato potrebbero favorire una soluzione non private sector come l’ingresso da parte della Cassa Depositi e Prestiti”.
Nella sua valutazione, Deutsche Bank tiene conto di un aumento di capitale da 2 miliardi di euro e, di conseguenza, porta il target price a 0,30 euro da 0,58 euro. “Crediamo che l’incertezza riguardo al capitale continuerà ad aumentare la volatilità sul titolo del Monte”, concludono gli esperti che per il momento preferiscono assumere una view molto conservatrice sull’azione di Rocca Salimbeni. E così a Piazza Affari la banca senese mostra una flessione dell’1,80% a 0,209 euro.
Di segno opposto la performance di Unicredit che svetta sul paniere principale con un rialzo del 3% a 3,02 euro. Il fondo di Abu Dhabi Aabar Investments, azionista di piazza Cordusio dal marzo 2009 con una quota pari al 4,9%, sottoscriverà il maxi aumento di capitale. Attraverso la controllata Aabar Luxembourg, il fondo di Abu Dhabi arriverà a detenere il 6,5% di UniCredit post aumento diventando il primo azionista. In una nota ripresa dalle principali agenzie di stampa, Aabar ha fatto sapere che sosterrà attivamente la società e il suo management nel futuro, con l’intenzione di rimanere uno degli azionisti più significativi dell’istituto milanese.