Mossa (Banca Generali): cogliere le opportunità sui mercati, PAC è scelta lungimirante
Per ripartire dopo l’emergenza Coronavirus occorrono certezze altrimenti sarà sempre più difficile investire nel nostro Paese. E’ stato chiaro Gian Maria Mossa, AD di Banca Generali, intervenuto al talk on line dal titolo “Ricette di Ripresa” condotto dal giornalista Nicola Porro e a cui hanno preso parte oltre a Mossa, Daniele Ferrero presidente di Venchi spa e Nino Tronchetti Provera, managing partner e fondatore di Ambienta sgr. Obiettivo discutere su quali strategie puntare per uscire dalla crisi causata dal Covid-19.
Mossa: i tre punti da non sottovalutare nella Fase 2
La ricetta di Mossa parte dalla constatazione che siamo di fronte ad una crisi diversa rispetto al passato. “Molti imprenditori hanno dovuto investire la loro liquidità per tener in piedi la propria azienda e i risparmiatori, rispetto al passato hanno avuto una reazione più pacata senza eccessivo panico”. “Il vero problema relativamente alle performance – continua l’AD di Banca Generali – è legato al colpo subito dall’obbligazionario rispetto ai titoli anche se ho notato, in generale un comportamento maturo”.
Sulla “Fase 2” che prenderà le mosse il prossimo 4 maggio, c’è preoccupazione soprattutto per le aziende dice Mossa che individua tre punti da prendere urgentemente in considerazione: 1) le aziende avranno bisogno di capitali non solo per sopravvivere ma anche di capitali di rischio per ripartire, dal momento che molte in Italia non sono quotate; 2) la disoccupazione giovanile si teme sarà ormai al 50% ed è proprio qui che bisogna fare qualcosa; 3) ci avviciniamo all’ estate che sarà importante per turismo italiano e il rischio è che con lacci e vincoli ci sarà una falsa partenza”.
In tema di ripresa, Ferrero – dalla sua esperienza in Cina dove vi sono 35 negozi che hanno rialzato le saracinesche dopo il lockdown di 3 settimane – sottolinea come si può operare in sicurezza igienica anche con il Covid che continuerà a girare. “Non aspettiamoci che la gente si affolli in bar e gelateria alla riapertura: i consumatori in Cina come nel resto del mondo hanno timore del virus e la ripresa sarà comunque lenta e in Italia più sarà lungo il lockdown, più la ripresa sarà lenta”. E se Ferrero sottolinea come dal canto suo avrebbe già fatto riaprire l’Italia in sicurezza, Tronchetti Provera rimarca come le fabbriche sono chiuse solo in Italia visto che nel resto d’Europa (eccetto Spagna solo parzialmente) sono aperte.
Mossa: “Patrimoniale? La paghiamo già”
Tra le misure segnalate per poter far riavviare il ciclo economico ora in stallo, vi è quella della patrimoniale su cui l’Ad di Banca Generali ha espresso perplessità. “Il tema della patrimoniale è superato dai fatti. Già oggi ogni anno gli imprenditori lasciano allo Stato lo 0,2% dei loro investimenti, una misura introdotta nel 2011 che significa lasciare sul tavolo 5-10 miliardi. Prendere soldi privati per tappare buchi pubblici è una pessima idea anche per il messaggio di scarsa fiducia che passa” continua Mossa. “Servono progetti credibili e persone credibili. Abbiamo due valori nel nostro paese che sono Risparmio privato e imprese, due cardini dell’Italia. Ci stiamo impegnando per metter il risparmiatore privato nella condizione di contribuire a far parte dell’investimento delle imprese. Ovviamente con tutte le garanzie possibili. Così si ha: un buon ritorno per l’investitore privato e ossigeno per le imprese. Il decreto liquidità consente di creare canali alternativi al finanziamento. Ricordiamoci che le aziende italiane sono più piccole di quelle europee e per questo è indispensabile che lo Stato o il risparmio privato intervenga. Meglio sempre quest’ultimo a mio parere”. “È però il momento in cui ci sono opportunità ragionando sul medio lungo periodo” continua Mossa secondo cui “sono i momenti in cui se uno ha stomaco fa un piano di accumulo e nell’arco di un paio di anni sarà certamente soddisfatto” conclude Mossa.
Trading Online: 100 studenti si contendono la prima Investment Challenge
Sul tema investimenti, si avvicina l’appuntamento del 24 aprile per la finalissima della prima Investment Challenge che vedrà 100 studenti italiani sfidarsi a colpi di trading nella prima edizione contest creato da Banca Generali, Reply e MIP Politecnico di Milano. I 100 partecipanti che più degli altri hanno massimizzato il portafoglio a propria disposizione si sfideranno per stabilire il vincitore. A giudicarli, una giuria composta dall’Amministratore Delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa, dall’Executive Partner di Reply, Roberto Tognoni, e dal Senior Professor of Finance del MIP, Marco Giorgino.