Barriera profonda e autocallability con soglie decrescenti per i nuovi certificati Phoenix Autocallable di Leonteq

Mai nella storia dei mercati azionari internazionali gli investitori si erano trovati ad affrontare un bear market del genere. In poche settimane infatti gli indici sono stati travolti dalla rapida diffusione della pandemia Covid-19 in tutto il mondo. Il rimbalzo è stato in America altrettanto forte, sostenuto dalle politiche monetarie ultra-espansive della Fed e da quelle economiche di Trump. In Europa invece il movimento dei listini è stato meno grintoso, in scia anche alla maggior lentezza nella risposta congiunta dell’UE alla crisi. Risposta che però potrebbe arrivare questo giovedì quando i leader europei si confronteranno sul tema degli strumenti da utilizzare in risposta alla crisi economica. In ogni caso, la situazione rimane estremamente delicata rendendo veramente difficile per i non addetti ai lavori capire come posizionarsi sul mercato. Di fatto il mondo e i governi stanno affrontando una situazione nuova e non è facile capire come questa possa evolvere nel medio termine.
Affronta il mercato con i certificati di Leonteq
Proprio per questo, Leonteq ha deciso di lanciare sul mercato alcuni nuovi certificati Phoenix Autocallable. Prodotti pensati per affrontare la difficile congiuntura di mercato. Diversi i punti di forza che analizzeremo nel seguente articolo. L’elemento fondamentale è il seguente: la struttura dei certificati permette all’investitore grande flessibilità e resilienza anche in caso di ulteriori fasi di ribasso che potrebbero verificarsi sui mercati sia nel breve che nel medio periodo. Ma procediamo con ordine.
Due i certificati emessi da Leonteq. In entrambi i casi parliamo di due Phoenix Autocallable, uno con sottostante UniCredit e ISIN CH0528261388, l’altro su FCA, con ISIN CH0528262717. Entrambi i prodotti sono stati emessi a 1.000 euro a certificato, hanno scadenza a due anni (marzo 2022), cedola condizionata mensile del 1%, pari ad un massimo annuo del 12%, e barriera profonda al 50%. Quest’ultimo elemento, sommato al fatto che la barriera è europea, quindi con valutazione del valore del sottostante ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza, ne fa un prodotto pensato per affrontare fasi di forte debolezza del mercato.
Come funzionano i prodotti?
Semplice. Ogni mese, a partire dal 24 aprile, il certificato pagherà una cedola dell’1% (10 euro a certificato) a condizione che il sottostante sia al di sopra del livello di attivazione della cedola (in questo caso uguale al livello barriera). Livello che per UniCredit è pari a 3,5 euro (strike a 7 euro), mentre per FCA è pari a 3,32 euro (strike a 6,64 euro). Non solo, la cedola gode anche dell’effetto memoria. Questo significa che una cedola non pagata non è definitivamente perduta ma portata in memoria: nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, le cedole non pagate in precedenza verrebbero distribuite insieme a quella di pertinenza di detta data di osservazione.
Non solo. Altro vantaggio è l’autocallability. In pratica, a partire dal 24 settembre 2020 i prodotti permettono anche il pagamento anticipato del capitale nominale, prevedendo inoltre un graduale decremento nel tempo del livello di trigger autocall. Infatti, ad esempio, se alla data del 24 settembre 2020 il sottostante UniCredit sarà al di sopra del livello di fixing iniziale (livello trigger=100% del livello di fixing iniziale), allora il certificato con ISIN CH0528261388 verrà rimborsato, pagando il valore nominale più la cedola. Tale sistema viene incontro all’investitore, incrementando le probabilità di restituzione del capitale.
Infine, alla scadenza (marzo 2022), le possibilità sono due: se l’evento barriera non si verifica, ovvero se il sottostante sarà al di sopra del livello barriera (50% del livello di fixing iniziale), l’investitore riceverà il 100% del valore nominale (1.000 euro a certificato). Se l’evento barriera si verifica, l’investitore riceverà un rimborso uguale al capitale nominale decurtato della performance del sottostante rispetto al livello di fixing iniziale.
Per tutti i dettagli sull’Express Certificate su UniCredit visita il link.
Per i dettagli sull’Express Certificate su FCA visita il link.