Moody’s vede nero per banche italiane, Unicredit unica a salvarsi da taglio outlook
Tornano le vendite a Piazza Affari dopo i rialzi degli ultimi due giorni. Il Ftse Mib cede dopo i primi minuti di contrattazioni il 2% circa a 16.899 punti. Ieri sera il Senato Usa ha approvato all’unanimità il piano di rilancio da 2.000 miliardi di dollari per contrastare gli effetti economici del coronavirus. Il testo ora dovrà passare l’esame della Camera dei rappresentati prima di passare dal presidente americano Donald Trump per la promulgazione.
Banche in affanno dopo Moody’s
Male invece i titoli bancari (-4% Unicredit, -2,6% Intesa Sanpaolo). Ieri Moody’s ha peggiorato l’outlook di 15 banche italiane, passato a negativo, e mettendo alcune sotto revisione per possibile downgrade in scia agli effetti negativi sulle banche della pandemia Covid-19. Unico outlook confermato a stabile quello di Unicredit.
Su Intesa Sanpaolo l’outlook sul long-term senior unsecured debt ratings passa da stabile a negativo, mentre rimane confermato quello sul long-term deposit ratings. Confermati i ratings sul deposit e il senior debt.
Pesano le previsioni economiche più deboli per l’Italia a causa del coronavirus. L’agenzia di rating ritiene che molti istituti sono particolarmente esposti a un peggioramento della qualità degli asset, a un deterioramento della capitalizzazione e a più difficili condizioni di funding nonostante le misure varate dalla Bce per assicurare ampia liquidità.
Nel dettaglio Moody’s ha tagliato a negativo l’outlook di Mediocredito Trentino-Alto Adige, di Credito Valtellinese, di Banco Bpm, di Bper, del Credito Emiliano, Mediobanca. Per Banca Monte dei Paschi di Siena l’outlook cambia da positivo a ‘in sviluppo’. I rating di Cassa Centrale, Banca Sella, Cassa Centrale Raiffesein, vengono messi sotto osservazione per un possibile downgrade.
Tra gli altri continua il rally di Leonardo
Tra le big di Piazza Affari oggi prosegue il rimbalzo di Leonardo (+5%) che ieri ha chiuso a oltre +11%. Bene anche i titoli del risparmio gestito: +1% per Banca Mediolanume Azimut, con quest’ultima ieri sostenuta dall’annuncio di Timone Fiduciaria che è pronta a rafforzare la propria quota.
Male invece FCA (-2,79%) con la holding Exor che ha preannunciato che la chiusura degli impianti dovrebbe prolungarsi oltre i termini prefissati.
Cale del 2,7% per ENI che ieri sera ha anunciato un taglio del capex nel 2020 di circa 2 miliardi di euro, pari al 25% del totale previsto a budget. Per il 2021, si prevede una riduzione dei capex di circa 2,5-3 miliardi di euro, pari al 30-35% di quanto previsto per lo stesso anno a piano.
Male anche Telecom Italia (-2,4%) debole già ieri dopo la discesa di Elliott sotto il 7%. Intanto TIM, Vodafone e INWIT hanno perfezionato ieri il closing dell’operazione che ha portato alla fusione di Vodafone Towers Italia in INWIT che diventa così il più grande operatore del settore in Italia con l’obiettivo di massimizzare l’utilizzo delle torri e di supportare TIM e Vodafone nella realizzazione delle rispettive reti 5G.
Attesa per sussidi USA e asta Italia
La giornata di oggi sarà cadenzata dalla diffusione del bollettino mensile della Bce e dalla riunione della BoE. Dagli Stati Uniti spicca l’arrivo del dato sulle nuove richieste di sussidi alla disoccupazione, con gli analisti che stimano un boom di richieste (Goldman Sachs stima 2,25 milioni) in scia all’emergenza Covid-19.
In Italia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte riferirà al Senato sull’emergenza coronavirus, che sembra allentare la presa per il quarto giorno consecutivo con numeri di contagi in calo. I dati diffusi dalla Protezione Civile hanno evidenziato il rallentamento a 3.491 dei nuovi casi in un solo giorno, rispetto ai +3.612 del giorno prima. Sceso anche il ritmo dei decessi: 683 rispetto ai 743 di martedì. In tutto i morti risultano 7.503.
Infine oggi il Tesoro offrirà in asta Ctz e Btp legati all’inflazione per un importo compreso tra 2,75 e 3,5 miliardi.