Moody’s: rating Regno Unito a rischio in caso di Brexit
L’agenzia di rating Moody’s avvisa la Gran Bretagna sulle conseguenze di un’uscita dall’Unione europea. Intanto la sterlina perde con forza sul mercato valutario dopo la decisione del sindaco di Londra Boris Johnson di sostenere la campagna referendaria a favore della Brexit.
Il rischio di un’uscita del Regno Unito dall’Unione europea (Brexit) ha pesato sulla sterlina nella prima seduta della settimana. Contro il dollaro la valuta britannica ha segnato nuovi minimi dal marzo 2009 a 1,4057. Lo schieramento a favore dell’addio all’Unione si è rafforzato con la discesa in campo del sindaco di Londra Boris Johnson. Il peso di Johnson è rilevante non solo per la carica ricoperta attualmente ma anche perché il sindaco è tra i papabili per succedere a David Cameron nel 2019 quando l’attuale primo ministro potrebbe ritirarsi.
Secondo Moody’s “l’esito del referendum rimane altamente incerto”. Quello che è certo è che “la scelta di abbandonare l’Unione europea avrebbe costi superiori ai benefici. A meno che il Regno Unito non riesca a negoziare nuovi accordi commerciali in grado di preservare (in caso di uscita ndr) i benefici dell’appartenenza all’Unione, le esportazioni ne soffriranno”. La scelta di andarsene aprirebbe inoltre un periodo di incertezza “che impatterebbe negativamente sugli investimenti”. In conseguenza di ciò il merito di credito della Gran Bretagna verrebbe messo sotto pressione e Moody’s potrebbe “assegnare un outlook negativo all’attuale giudizio Aa1 in attesa di verificare con chiarezza gli impatti di lungo termine sulla forza economica e finanziaria del paese”.
Se questa è la minaccia di Moody’s in caso di vittoria del “no” all’Unione europea nel referendum del 23 giugno “è positivo che il voto si tenga così presto in maniera da ridurre il periodo di incertezza per imprese e investitori e i danni alle prospettive economiche della Gran Bretagna”.