Monti fiducioso in prima pagina del Wall Street Journal. L’FT esalta i primi 100 giorni di Draghi
L’Europa ha fatto molto, ora ha bisogno di crescita. E’ il messaggio lanciato dal premier Mario Monti in un’intervista che apre l’edizione di oggi del Wall Street Journal.
Verso l’incontro con Obama
Alla vigilia di un viaggio che da domani condurrà Monti in visita prima a Washington, dove incontrerà il presidente Barack Obama, e il giorno successivo a New York, dove incontrerà il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, dalle colonne del Wsj il presidente del Consiglio ha espresso la massima fiducia sulle azioni intraprese dagli Stati dell’Eurozona per affrontare la crisi del debito. Monti ha poi spiegato che, nonostante la crisi, l’euro è riuscito a dimostrarsi una valuta solida. E tale rimarrà anche nei prossimi cinque anni, quando – ha dichiarato il premier – verrà adottata anche da altri Paesi.
Monti ha espresso anche il suo favore per le mosse della Banca centrale europea, in particolare per l’iniziativa con la quale la Bce ha offerto rifinanziamenti trimestrali a tassi contenuti. Sempre in relazione alle iniziative dell’Eurotower volte ad alimentare la liquidità nel sistema bancario, Monti ha aggiunto che “non ci dispiacerebbe se gli istituti bancari italiani acquistassero un po’ più di Btp”.
Il premier è stato protagonista anche di una seconda intervista in terra statunitense: alla tv pubblica Pbs. In questa occasione Monti ha detto che oggi l’Italia è molto meno esposta al rischio default della Grecia rispetto a pochi mesi fa, quando invece avrebbe avuto conseguenze “estremamente serie”.
Draghi sul Financial Times
Un altro italiano è in primo piano quest’oggi sulle pagine della stampa internazionale: Mario Draghi. Il Financial Times esalta l’operato dell’ex governatore della Banca d’Italia in occasione dei primi 100 giorni al vertice della Bce. Secondo il quotidiano londinese, Draghi avrebbe contribuito ad evitare un credit crunch in Europa, superando anche lo scetticismo di Berlino, ma i problemi economici e politici non sarebbero ancora del tutto superati.