Notizie Notizie Mondo Mondo: Fmi taglia stime di crescita. Per l’Italia scenario nero, stime dimezzate

Mondo: Fmi taglia stime di crescita. Per l’Italia scenario nero, stime dimezzate

20 Gennaio 2015 08:25
La caduta del petrolio non sarà sufficiente a spingere la crescita economica, frenata dalla debolezza della zona euro e dal rallentamento cinese. Il Prodotto interno lordo (Pil) mondiale dovrebbe aumentare solo del 3,5% nel 2015 e del 3,7% nel 2016, secondo le nuove previsioni del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Una diminuzione di 0,3 punti rispetto alle proiezioni elaborate nel mese di ottobre. Una sforbiciata che si aggiunge a quella operata settimana scorsa dalla Banca mondiale e alimenta il pessimismo. 
“Anche con il netto calo del prezzo del petrolio, le previsioni economiche mondiali restano cupe, appesantite da profonde debolezze”, spiega l’Fmi nell’aggiornamento del World Economic Outlook, diffuso oggi a Pechino. Guardando più da vicino, gli Stati Uniti si confermano come locomotiva dell’economia mondiale con un +3,6% di crescita attesa quest’anno (in rialzo dello 0,5% rispetto alle stime di ottobre). Dall’altra parte, invece, la zona euro continuerà a soffrire rischi di deflazione che peseranno sull’attività economica, tanto che l’istituto guidato da Christine Lagarde ha ridotto di 0,2 punti le previsioni per il 2015 a un +1,2%. “La risposta della politica monetaria rimane troppo lenta”, afferma l’Fmi in vista della riunione della Bce di giovedì. 
L’outlook è peggiorato anche per i Paesi emergenti e in particolare per la Cina. La seconda potenza economica al mondo vedrà quest’anno un rallentamento della crescita al 6,3% (-0,3% rispetto ai pronostici di ottobre), vale a dire la più debole espansione dal 1990. E i dati arrivati oggi dal fronte cinese sono forse una anticipazione. L’Fmi si mostra pessimista anche nei confronti del Brasile, le cui stime sono state tagliate addirittura dell’1,1% fermandosi a un debolissimo +0,3% di crescita. Ma sarà la Russia, secondo l’Fmi, a conoscere quest’anno la maggiori turbolenze. Colpita dalla crollo delle quotazioni del petrolio e dalle sanzioni economiche, il Paese di Putin vedrà un Pil in calo di 3 punti percentuali nel 2015.
Italia, stime di crescita dimezzate 
Scenario nero anche per l’Italia, dove le stime di crescita sono state dimezzate, subendo la maggiore sforbiciata tra Germania, Francia e Spagna (quest’ultima ha visto addirittura un rialzo delle previsioni). La stima sul Pil tricolore passa così dallo 0,8% di ottobre a un debole 0,4%. Un +0,8% si vedrà solo nel 2016. A pesare sull’Italia, oltre ai rischi che affliggono l’intera Eurozona, è la debolezza degli investimenti. 
La nuova stima snocciolata dall’Fmi si allinea con quella della Banca d’Italia, indicata settimana scorsa.