Milano si riscopre più resiliente di Wall Street e Dax, ecco i migliori e peggiori del Ftse Mib YTD. Cosa attendersi da maggio in avanti?

I mercati hanno mandato in archivio un aprile decisamente difficile. A guidare i cali sono stati i tecnologici con Nasdaq addirittura sceso del 13%, peggior mese da ottobre 2008 sotto i colpi delle attese di una Fed molto più aggressiva nell’alzare i tassi. Ai timori sul fronte banche centrali si sono aggiunte le trimestrali deludenti di colossi quali Amazon e Netflix. Venerdì il Nasdaq è sceso di oltre il 4% complice in primis il crollo del 14% di Amazon. Male anche Apple con -3,66%. L’indice tech viaggia sui minimi da fine 2020. “A preoccupare gli operatori è soprattutto l’andamento delle azioni tecnologiche dopo le trimestrali. Amazon, ad esempio, venerdì ha lasciato sul terreno il 14.05% mentre Netflix ha chiuso il mese di aprile con un -49,18% (-68,4% da inizio anno)”, rammenta Pietro Di Lorenzo, trader professionista e fondatore SOS Trader. L’indice Nasdaq segna -21,16% dai inizio anno riportandosi sui minimi dal Dicembre 2020 sotto l’importante supporto in area 12.500. “Il mancato immediato recupero di questo livello potrebbe aprire il campo a una inversione del trend primario”, asserisce Di Lorenzo.
Oltre alle banche centrali, a condizionare i mercati sono i timori per un forte rallentamento della crescita economia globale innescata dall’aumento dei prezzi dell`energia e materie prime, dal conflitto Russia-Ucraina e da nuovi lockdown in Cina.
Migliori e peggiori YTD
Volgendo lo sguardo alla Borsa di Milano, il Ftse Mib ha chiuso il mese di aprile in calo di poco più del 3%, portando a quattro mesi consecutivi la striscia negativa con un -11,32% YTD, contenendo i cali rispetto a Wall Street (-13,8% l’S&P 500 e-21% il Nasdaq). Le Blue Chips migliori del primo quadrimestre sono Tenaris (+60,8%), Leonardo (+55,94%), Atlantia (+30,79%), Banco BPM (+14,66%) ed Eni (+9,57%). Le peggiori sono invece Saipem (-41,36%), Interpump (-39,83%), Telecom Italia (-35,95%), Unicredit (-34,25%) e Nexi (-32,65%).
Cosa aspettarsi da maggio
Cosa aspettarsi da ora in avanti? Maggio è storicamente un mese sfavorevole ai mercati. Anche questa volta sarà “sell in may and go away” o la negatività degli ultimi mesi porterà gli investitori a iniziare a riposizionarsi sull’azionario? Lo scenario base tracciato da Equita è che il conflitto Russia-Ucraina rallenterà nel breve la crescita economica globale e manterrà l’inflazione su livelli elevati per diversi mesi, ma se circoscritto nel tempo non sarà tale da compromettere il ciclo economico espansivo. “Stiamo assumendo che si eviterà una recessione, anche se il profilo di rischio sta continuando ad aumentare, soprattutto per l`EU data la maggior dipendenza dell`area alle pressioni inflazionistiche”, asserisce Equita che vede i mercati aver già scontato un deciso rallentamento economico, con un posizionamento già decisamente prudente. La sim milanese ritiene che le azioni restino da preferire alle obbligazioni, e rappresentano la miglior protezione nel lungo termine dall’inflazione. Equita mantiene una view costruttiva sull’equity, anche se occorrerà monitorare la coerenza di queste assunzioni con l’evoluzione dello scenario geopolitico ed economico.