Milano e borse europee preda del nervosismo. Spread schizza a 546, poi ripiega

Partenza altamente volatile per Piazza Affari. Dopo un avvio prudente e una successiva rapida discesa, la Borsa di Milano balza in netto territorio positivo. Nervosismo che ha caratterizzato anche le altre piazze del Vecchio Continente. Decisamente allarmanti i segnali che sono arrivati prima dell’apertura degli scambi dal mercato obbligazionario: lo spread Btp-Bund è schizzato a quota 546 per poi ripiegare sui 533 punti base. Il rendimento del Btp decennale è ora intorno al 6,58%.
Il Ftse Mib dopo la prima mezz’ora di contrattazioni, avanza dello 0,43% a 12.408 punti mentre il Ftse All Share cede lo 0,10% a 13.414 punti. Contrastati gli altri listini europei: a Francoforte il Dax avanza dello 0,24%, il francese Cac40 si mantiene poco sopra la linea della parità (+0,01%) e il londinese Ftse100 cede lo 0,25%. In netto rialzo lo spagnolo Ibex35 che fin dai primi minuti ha registrato un progresso dell’1,30%.
Intanto un’altra bocciatura è giunta in nottata da Oltreoceano. Moody’s ha infatti dato una sforbiciata alle prospettive dell’Efsf (European financial stability facility), il fondo salva stati europeo, portando l’outlook da “stabile” a “negativo”. “La revisione – si legge nella nota – riflette il taglio delle prospettive di Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo”. Gli analisti hanno inoltre precisato che il rating dell’Efsf “è sensibile ai cambi di rating dei Paesi con tripla A” che rappresentano i contributori chiave per il fondo salva stati.
Giallo invece sull’appello congiunto tra Italia, Francia e Spagna per affrettare i tempi dell’attuazione delle misure prese dall’ultimo Consiglio europeo, ovvero azionare il famoso scudo anti-spread. A diffondere la notizia è stata Madrid attraverso la pubblicazione di una nota ufficiale ma che, dopo le smentite arrivate dall’Eliseo e dal Palazzo Chigi, è stata costretta a ritirare. Quel che è certo è l’incontro tra il ministro tedesco Schaeuble e il collega spagnolo de Guindos che – questa volta sì – in un comunicato congiunto hanno sottolineato l’ingiustificatezza dei tassi di Madrid. Spagna che versa in una crisi molto grave dopo la richiesta di aiuti arrivata ieri da parte della Catalogna, la regione locomotiva dell’economia dell’intero Stato iberico.
Nel frattempo tra oggi e domani il primo ministro Mario Monti incontrerà i vertici dei partiti tra cui Pierluigi Bersani, segretario del Pd, Angelino Alfano, segretario del Pdl e Pierferdinando Casini, leader dell’Udc.