Microsoft-Yahoo!, Murdoch allinea le truppe per entrare nella contesa
E’ l’ultima puntata della telenovela del web e potrebbe essere una mossa decisiva nella battaglia dei motori di ricerca avviata da Microsoft con l’offerta, rifiutata perché ritenuta inadeguata, a Yahoo!. Secondo il New York Times sarebbero in corso colloqui tra Redmond e il quartier generale di Rupert Murdoch, per coinvolgere quest’ultimo nel tentativo di scalata. Il magnate australiano condividerebbe volentieri la spesa e un eventuale rilancio dell’offerta da 44,6 miliardi di dollari avanzata da Microsoft e già respinta al mittente, per incrementare la propria potenza di fuoco nell’informazione e nell’intrattenimento sulla piattaforma internet.
Che Microsoft debba ritoccare al rialzo la posta messa sul piatto appare ormai un passaggio obbligato per il gruppo fondato da Bill Gates in considerazione dell’opposizione espressa dal secondo maggiore azionista di Yahoo!, Legg Mason, il quale ha dichiarato di sostenere le ragioni della compagnia di Sunnyvale a meno di rilanci da parte di Microsoft.
La difesa di Yahoo! guarda invece in direzione di America on line, uno dei principali e più vecchi brand internet, di proprietà di Time Warner, ora decaduto. Secondo quanto riportato dai quotidiani, il gigante dell’entertainment newyorchese conferirebbe Aol, valutata attorno ai 10 miliardi di dollari, ottenendo il 20% del capitale della nuova Yahoo! che nascerebbe dopo l’integrazione. Il capitale di quest’ultima verrebbe successivamente blindato mediante acquisizione di azioni sul mercato. Nello schieramento difensivo potrebbe esserci anche Google, ma solo mediante accordi commerciali o progettuali tra le due aziende che rimarrebbero separate per non andare incontro al sicuro intervento delle autorità antitrust che non vedrebbero certo di buon occhio un’unione tra il primo e il secondo motore di ricerca del mondo. In considerazione di questo non ha preoccupato più di tanto Microsoft il test, condotto mercoledì da Yahoo! utilizzando AdSense di Google sulle pagine delle ricerche del proprio motore.
Il mercato stesso sembra credere più a una vittoria finale, anche se non immediata e semplice da ottenere di Microsoft. Nella seduta di ieri i titoli del motore di ricerca di Sunnyvale hanno chiuso con un rialzo di circa 3 punti percentuali mentre le azioni di Redmond hanno guadagnato quasi l’1%, quelle di Google poco più dell’1% e quelle di News Corp. hanno lasciato sul terreno circa mezzo punto percentuale.