Merkel: è necessario modificare i Trattati Ue. Attesa finita per il supervertice di Bruxelles
Angela Merkel, prima di volare a Bruxelles dove a breve inizierà il supervertice europeo, ha tenuto un discorso forte al Bundestag. La Cancelliera ha parlato della necessità di modificare i Trattati europei sanzionando chi sfora sistematicamente il Patto di stabilità. “L’euro è così importante da valere i cambiamenti necessari. La situazione è seria, se fallisce l’euro fallisce l’Europa”, ha tuonato la Merkel di fronte al Parlamento riunito in seduta plenaria. La Cancelliera ha poi dichiarato che il Governo tedesco non contempla la partecipazione della Bce al Fondo salva-Stati (EFSF), auspicando che l’Eurotower interrompa l’acquisto di bond governativi sul secondario dopo la conferma del rafforzamento dell’EFSF.
Angela Merkel, proseguendo nel suo discorso a Berlino, ha affermato la necessità di evitare che il contagio si estenda ad altri Paesi della zona euro. Pericolo che dovrebbe essere scacciato dal potenziamento dell’EFSF, ma ogni singolo Paese “deve raggiungere in modo autonomo la sua stabilità”. Per quanto la Grecia, su cui stasera i leader del Vecchio Continente dovranno raggiungere un’intesa sul taglio del debito, la Merkel ha assicurato che l’Unione Europea farà tutto il possibile per far si che Atene ricominci a camminare con le sue gambe.
Da Berlino a Bruxelles. L’attesa per il supervertice dei leader di Governo della zona euro è finita. “Ci avviciniamo al momento della verità”, ha dichiarato Jean Claude Juncker, il presidente dell’Eurogruppo. Secondo le indiscrezioni raccolte negli ultimi giorni, dal summit si prevede un piano per il salvataggio della Grecia, che potrebbe chiedere un maggior coinvolgimento del settore privato. Si parla di una svalutazione volontaria del debito ellenico fino al 60% (anche se Parigi punta a un massimo del 40%, visto il forte coinvolgimento delle banche francesi).
Oltre al rafforzamento dell’EFSF, un altro grande tema riguarda la ricapitalizzazione del sistema bancario europeo, a seguito della svalutazione del debito ellenico. Gli istituti di credito dovrebbero affrontare una nuova ondata di stress test, con requisiti più stringenti, come il Core Tier 1 al 9%. La valutazione indicherà le banche che necessiteranno di nuove risorse, che, se non verranno raccolte sul mercato, dovranno essere elargite dai governi (con possibili conseguenze sul debito) e in ultima istanza dal fondo Efsf. L’ipotesi emersa dal vertice del fine settimana scorso è di una necessità di 100 miliardi di euro.