Mercati prudenti per timori covid. Poderosi rimbalzi di Bmw e Volkswagen
Sui mercati prevale la prudenza di fronte al continuo aumento di casi di coronavirus nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti, che fa temere una frenata alla ripresa economica. Dopo le notizie sul vaccino che hanno innescato un rally sui mercati, il movimento nelle prossime settimane potrebbe essere condizionato dalle banche centrali, che si preparano all’ultima riunione di politica monetaria del 2020, e dai governi che potrebbero lanciare nuovi strumenti di sostegno all’economia. A questo proposito, ci sono dubbi sul piano di stimolo all’economia degli Stati Uniti, con i colloqui tra democratici e repubblicani ancora in stallo.
Bmw: strada spianata verso massimi dicembre 2019
Quadro grafico improntato al rialzo per Bmw. Il titolo ha intrapreso un poderoso rimbalzo dopo aver testato l’area di supporto formata dalla media mobile 200 periodi e il 50% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a dicembre 2019. Il prossimo ostacolo al rialzo per Bmw è la resistenza dei 77 euro, il picco massimo dello scorso dicembre. In caso di break possibili allunghi verso zona 80 euro. Al ribasso, invece, sarà importante mantenere il supporto chiave a 71,3 euro per evitare ricadute con target 67,3 e 64,5 euro. Solo la rottura del 61,8% di Fibonacci a 61,6 euro potrebbe compromettere il quadro grafico del titolo.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4GV82 con leva 4 volte e strike a 57,30708 euro, oppure ISIN DE000HV4FB79 con leva 3 volte e strike 51,946091 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV47884 con leva 8 volte e strike a 82,481123 euro.
Volkswagen: esausta dopo il break di 150 euro
Il profilo tecnico di Volkswagen è in via di miglioramento. Il titolo, infatti, dai 123 euro ha avviato un forte rimbalzo portandosi oltre quota 150 euro, un livello che ostacolava da oltre sei mesi il rialzo dei corsi. In tale scenario, è possibile un test dei 150 euro prima di ripartire per mettere nel mirino i successivi target a 160 e 166 euro. Con il ritorno sopra quest’ultimo livello si chiuderebbe il gap che si era formato tra le sedute del 21 e 24 febbraio scorso. Un primo accenno di debolezza di avrebbe, invece, con la rottura del ritracciamento di Fibonacci del 61,8% a 146 euro (di tutto il down trend avviato a dicembre 2019). Da qui possibili ribassi verso 139 e 133 euro, area di supporto chiave per la presenta della media mobile 200 periodi e del 50% di Fibonacci.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4HKX3 con leva 8 volte e strike a 136,033176 euro, oppure ISIN DE000HV4HKW5 con leva 6 volte e strike 128,031224 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV47710 con leva 6 volte e strike a 175,993763 euro.