Notizie Notizie Italia Mercati: Morningstar, è l’Europa l’area preferita dai gestori per i prossimi mesi

Mercati: Morningstar, è l’Europa l’area preferita dai gestori per i prossimi mesi

21 Gennaio 2010 16:51

Cresce l’ottimismo dei gestori italiani sui mercati azionari, soprattutto quello europeo. Secondo l’ultimo sondaggio Morningstar, il pessimismo di un anno fa è definitivamente alle spalle e prevale la convinzione che le politiche fiscali e monetarie espansive rimarranno in vigore ancora per un pò di mesi, favorendo le Borse. In particolare quelle europee. E’ infatti il Vecchio continente l’area preferita dai gestori a gennaio.


“Per l’87% degli intervistati si apprezzerà nei prossimi sei mesi, perché sui mercati il livello di liquidità è buono e le valutazioni azionarie interessanti”, anche se rimane la preoccupazione per l’aumento della disoccupazione, per la crisi del mercato immobiliare spagnolo e per il debito pubblico di alcuni Paesi, Grecia in testa.


Guardando Oltreoceano, il numero di ottimisti è salito passando dal 57 al 74%. Rimane tuttavia il timore per la fine delle politiche espansive e dubbi sul ruolo che l’America potrà avere nella crescita mondiale, ora che il vero motore sembra risiedere nei Paesi emergenti. “L’economia ha dato segnali di ripresa, ma rimane il problema della disoccupazione, dello scarso incremento dei redditi, della debolezza dei prezzi e dell’elevato costo dei carburanti”. Ma, secondo la maggior parte dei gestori, dopo il crollo nel 2009 gli utili dovrebbero tornare a salire.


A Oriente, invece, la situazione sembra più incerta, soprattutto in Giappone, che anche a gennaio si conferma l’area con il maggior numero di pessimisti (13%) a fronte del 47,8% di ottimisti. Nella più ampia zona Asia-Pacifico pesano fortemente le politiche monetarie della Cina, che ha deciso di alzare i coefficienti di riserva delle banche e le ha invitate a bloccare i prestiti fino a fine gennaio. Tuttavia, quasi il 61% degli intervistati da Morningstar continua a pensare che le Borse dell’area saliranno nei prossimi sei mesi, mentre nessuno si aspetta un ribasso.