Mercati in rosso su dati macro europei. Draghi oggi al Parlamento tedesco
Oggi si attende l’intervento di Mario Draghi al Parlamento tedesco relativo al meccanismo di acquisto bond attivato dalla Banca Centrale Europea. A Berlino il numero uno dell’Eurotower comparirà davanti comitati bilancio, finanza e affari europei della camera bassa tedesca per un briefing a porte chiuse alle 13.45, seguito da una conferenza stampa alle 16. La Germania ha sempre mostrato scetticismo nei confronti dell’Outright Monetary Transaction, visto come un affronto alle regole della politica monetaria della Banca Centrale Europea. Draghi cercherà quindi di dissipare i timori sul fatto che l’OMT causi inflazione nell’Eurozona o eccesso di oneri a carico dei Paesi europei che, come la Germania, sono nelle condizioni di accollarsi una fetta maggiore di debiti, a tutto vantaggio delle nazioni meno virtuose.
Rajoy non chiede aiuto. Ancora di oggi sono le dichiarazioni del ministro del bilancio spagnolo Cristobal Montoro, che ha affermato che verrà raggiunto entro il 2013 l’obbiettivo di un debito/Pil al 6,3%. Commentando le dichiarazioni, tuttavia, il premier Mariano Rajoy ha affermato che “le cose possono essere fatte con più calma”, ventilando la possibilità di allentare i target di bilancio fissati dall’Unione Europea. “Penso ciò che pensano molte persone”, ha detto Rajoy. “In ogni caso non si può tornare indietro sull’impegno della Spagna, ma le cose si possono fare con più calma, tenendo conto soprattutto che siamo in recessione”. Il capo del governo iberico ha inoltre definito “un passo avanti molto importante” il meccanismo di acquisto bond attivato dalla Bce, e non ha minimamente accennato alla possibilità di una richiesta di aiuti da parte di Madrid.
Gli Usa aspettando la Fed. In arrivo dagli Stati Uniti diverse indicazioni macro, di cui la più importante uscirà dalla riunione del FOMC, il braccio operativo della Fed, e riguarderà i tassi americani ad ottobre e le nuove decisioni in tema di politica monetaria. Gli occhi del mercato saranno su Apple, che ieri ha presentato il nuovo iPad Mini ma ciononostante ha ceduto oltre il 3%, e su Facebook, che balzato di quasi il 13% a 22,01 dollari nell’afterhours a Wall Street dopo aver svelato i conti del terzo trimestre.