Mercati globali: trader spiazzati da tweet Trump su Russia, buy su petrolio ed oro

Azionario globale giù, prezzi del petrolio in rialzo, oro ben comprato, sulla scia degli ultimi tweet di Donald Trump. Tweet che confondono non poco gli operatori su quelle che sono le reali intenzioni del presidente americano. In un primo post su Twitter, Trump ha infatti lanciato un chiaro messaggio al mondo, invitando la Russia a prepararsi all’arrivo dei missili in Siria.
Russia vows to shoot down any and all missiles fired at Syria. Get ready Russia, because they will be coming, nice and new and “smart!” You shouldn’t be partners with a Gas Killing Animal who kills his people and enjoys it!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 11, 2018
Poco dopo è arrivato un altro tweet, dal tono decisamente più conciliante.
“I nostri rapporti con la Russia non sono andati mai così male, inclusa la Guerra Fredda. Non c’è motivo per cui debba essere così. La Russia ha bisogno del nostro aiuto per la sua economia, cosa che sarebbe molto facile fare, e noi abbiamo bisogno che tutte le nazioni lavorino insieme. Fermiamo la corsa agli armamenti“?
Our relationship with Russia is worse now than it has ever been, and that includes the Cold War. There is no reason for this. Russia needs us to help with their economy, something that would be very easy to do, and we need all nations to work together. Stop the arms race?
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 11, 2018
Quella domanda: “Fermiamo la corsa agli armamenti?”, e la frase secondo cui la Russia avrebbe bisogno dell’aiuto americano per la sua economia, se non proprio un ramoscello di ulivo, sono stati interpretati come un segnale di apertura di Trump verso Mosca.
Trader spiazzati, come dimostra la stessa reazione a caldo di Wall Street, con i futures sui principali indici azionari che, dopo il secondo tweet, sono risaliti dai minimi testati con il primo post su Twitter.
La tensione sui mercati non si spiega tuttavia ‘solo’ con il caso Siria. Gli investitori stanno anche guardando al Russiagate, in particolare all’indagine lanciata dal procuratore speciale Robert Mueller su quello che sarebbe stato il ruolo della Russia nelle elezioni presidenziali del 2016, che hanno sancito la vittoria di Donald Trump.
Sullo sfondo, rimangono inoltre le preoccupazioni su una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina.
Tra l’altro su Mueller e sulla indagine Russiagate ha scritto lo stesso Trump in un altro tweet di oggi:
“Gran parte del sangue cattivo con la Russia è dovuta all’indagine falsa e corrotta sulla Russia, guidata da tutti i lealisti democratici, o da persone che hanno lavorato per Obama. Mueller è quello più interessato dal conflitto di interessi (ad eccezione di Rosenstein, che ha firmato la FISA, ovvero la legge sulla sorveglianza e la lettera di Comey – riferimento all’ex numero uno dell’Fbi, che è stato silurato da Trump-). Nessuna collusione, e così impazziscono“.
Much of the bad blood with Russia is caused by the Fake & Corrupt Russia Investigation, headed up by the all Democrat loyalists, or people that worked for Obama. Mueller is most conflicted of all (except Rosenstein who signed FISA & Comey letter). No Collusion, so they go crazy!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 11, 2018
L’avvertimento alla Russia di tenersi pronta all’arrivo dei missili in Siria, oltre a zavorrare l’azionario, innesca nuovi buy sul petrolio, con il contratto WTI scambiato sul Nymex di New York che supera quota $66 al barile, e il Brent che avanza fino a $71,63, dopo i rialzi corposi della vigilia.
A beneficiare del clima di avversione al rialzo anche l’oro e i Treasuries, con i tassi decennali sui bond americani che sono scesi al 2,76%, snobbando il report sull’ inflazione Usa. Le quotazioni dell’oro salgono di oltre +0,80% oscillando attorno a $1.357.