Mercati europei volatili, Grecia rimane “sorvegliata speciale”. Cresce attesa per stress test
Volatilità diffusa sui mercati europei dopo il mercoledì da incubo che ha visto i listini crollare sotto i colpi del rinnovato rischio-Grecia. Dopo la partenza positiva i rialzi si sono ridotti in tutto il Vecchio continente, con Piazza Affari che è scivolata in territorio negativo. Ieri la situazione è precipitata di fronte a un report di Fitch che ha lanciato l’allarme sul portafoglio prestiti delle banche greche. Secondo l’agenzia di rating, inoltre, gli stress test potrebbero evidenziare una carenza di capitale per gli istituti ellenici.
Le banche elleniche sono nuovamente finite sotto i riflettori, facendo aumentare l’attesa per l’esito degli stress test di Eba e Banca centrale europea (Bce), previsto per domenica 26 ottobre.
Sebbene la tensione rimanga alta sul fronte ellenico ieri il premier Antonis Samaras ha cercato di riportare la calma. “Il Governo non permetterà nessuna deviazione dalla stabilità politica e dalla politica economica condotta dal consolidamento e dalle riforme”, ha dichiarato il premier, secondo quanto riferiscono fonti governative. Samaras ha poi rimarcato che “la fiducia è stata ristabilita con grandi sforzi” e “non permetteremo a nulla e nessuno di minarla”. Il premier ha dichiarato che la Grecia terrà le elezioni nel 2016. Non sono poi mancate le accuse in direzione del partito di estrema sinistra Syriza, colpevole, secondo Samaras, di avere alimentato lo scetticismo dei mercati e degli investitori sulla Grecia.
Spunti macro odierni, occhio ai dati americani
Quali spunti offrirà l’agenda macro odierna? Bisogna ricordare che la situazione sui mercati ieri è ulteriormente peggiorata nel pomeriggio proprio con la diffusione dei dati americani, tra cui le vendite al dettaglio che hanno deluso le attese.
Il calendario macro odierno prevede nella zona euro il dato sulla inflazione (ore 11), mentre negli Stati Uniti a partire dalle 14.30 ora italiana arriveranno le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione, la produzione industriale di settembre, l’indice Nahb sul mercato immobiliare e infine l’indice Philadelphia Fed.
I listini europei sono incerti: poco dopo le 10.30 a Piazza Affari il Ftse Mib mostra un moderato calo dello 0,23% a 18.263,17 punti, con le banche che percorrono anche oggi la strada ribassista. Nel resto d’Europa prevalgono i segni positivi: il Cac40 sale dello 0,06%, mentre il Dax accelera dello 0,54%, mentre il Ftse 100 sale dello 0,39 per cento.
Sul mercato secondario lo spread Btp-Bund rimane in rialzo. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi dopo un avvio in area 167 punti si attesta a 177 punti base. Il rendimento del Btp decennale è al 2,52 per cento.