Crisi: crolla la Borsa di Atene, ondata di vendite in tutta Europa. Sale lo spread, Bund ai minimi
E’ un film già visto: Atene che affonda tutte le Borse europee. La scena si ripete oggi. In Grecia crolla la Borsa e un’ondata di vendite si espande sui listini azionari del Vecchio Continente. La Borsa di Atene viaggia in profondo rosso: l’indice Ase è arrivato a mostrate un tonfo di circa 10 punti percentuali sotto la soglia dei 300 punti, ai minimi da oltre un anno. I sintomi si erano già intravisti ieri quando la piazza greca aveva lasciato sul parterre oltre 5 punti percentuali in scia all’intenzione del Governo di abbandonare prima del previsto il piano di salvataggio concordato con l’Unione Europea e il Fondo monetario internazionale.
Il programma di salvataggio scade a fine dicembre per la parte concordata con Bruxelles e ad inizio 2016 per quanto riguarda la parte con il Fmi. Il Governo di Atene, invece, vorrebbe interrompere il piano con l’istituto di Washington e tornare sul mercato dei capitali per finanziarsi autonomamente. A peggiorare la situazione ci ha pensato questa mattina Fitch che ha lanciato l’allarme sul portafoglio prestiti delle banche greche. Secondo l’agenzia di rating, inoltre, gli stress test potrebbero evidenziare una carenza di capitale per gli istituti ellenici.
Questa situazione sta contagiando tutte le Borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra un tonfo di oltre 3 punti percentuali in area 18.500 punti, valore che rappresenta i nuovi minimi del 2014. Ma le vendite stanno avendo il sopravvento in tutta Europa: a Parigi il Cac 40 cede il 2,70% a 3.970 punti, a Francoforte il Dax mostra un ribasso del 2% a 8.640 punti, a Madrid l’Ibex 35 arretra del 2,50% a 9.940 punti.
I riflessi si vedono anche sul mercato secondario con lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco salito oltre quota 160 punti base rispetto ai circa 145 punti base dei primi scambi di seduta. Di contro è da segnalare il nuovo minimo storico per il rendimento del Bund che si è portato sotto la soglia dello 0,80%.