Mercati europei vicino alla parità in attesa di spunti. Segnali tecnici di forza per Generali e Azimut
Le Borse europee scambiano in quest’ultima seduta della settimana sulla parità, con i timori di inflazione che sembrano svanire. In programma oggi i discorsi di Lane (Bce) e Williams (Fed). Tra i titoli di Piazza Affari, da monitorare Atlantia e Unipol dopo la diffusione dei conti.
Generali verso i massimi del 2019
Il settore assicurativo si conferma uno dei settori trainanti per l’economia italiana in questo periodo e il grafico di Generali ne è la prova. Da inizio anno il titolo segna il +37% sovraperformando l’indice Ftse Mib (+23%). Dal punto di vista tecnico, agli inizi di settembre di quest’anno Generali ha interrotto la fase laterale che durava da circa 6 mesi accelerando al rialzo e superando di recente il muro dei 19 euro. Al rialzo, il titolo potrebbe mettere nel mirino la resistenza a 19,63 euro, che coincide con il massimo del 2019 toccato il 13 novembre. Al ribasso, invece, non si può escludere un eventuale test di zona 19 euro, che se infranta potrebbe innescare una breve fase di correzione con target 18,4 e 18 euro, area di prezzo dove transita la trend line rialzista avviata sui minimi di ottobre 2020 e confermata a luglio di quest’anno. Si segnalano infine volumi di scambio in discesa dalla metà del mese di ottobre.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HB03TC8 con leva 8 volte e strike a 17,00 euro oppure ISIN DE000HB03T97 con leva 10 volte e strike 17,50 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HR9ZP15 con leva 9 volte e strike a 21,00 euro.
Azimut trancia di netto i top di marzo 2015
Il quadro tecnico di Azimut è impostato al rialzo nel medio e breve periodo. I corsi infatti scambiano ben distanti dalla trend line rialzista costruita sui minimi di marzo e novembre dello scorso anno. In particolare, il movimento ascendente ha accelerato dalla seconda metà di luglio portando il titolo a superare il mese scorso i massimi pre-covid a 24,7 euro. Proprio ieri il titolo, grazie alla sponda della trimestrale, ha superato in forza il livello statico a 25,4 euro, che coincide con i top di giugno 2015, e oggi anche 26,2 euro, i massimi di marzo 2015. Il prossimo target al rialzo potrebbe essere quota 27,5 euro. Al ribasso, invece, eventuali prese di profitto potrebbero fa scivolare Azimut sotto il 24,7 euro con successivo target a 23,5 euro. Solo un ritorno sotto il supporto a 22,8 euro annullerebbe tutto il rimbalzo avviato da metà ottobre.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4K826 con leva 3 volte e strike a 17,631878 euro, oppure ISIN DE000HV8CS87 con leva 5 volte e strike 21,210683 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HB0TD93 con leva 7 volte e strike a 27,94756 euro.