Notizie Indici e quotazioni Mercati europei: il secondo trimestre inizia in ribasso, attesa per i dati sul lavoro Usa

Mercati europei: il secondo trimestre inizia in ribasso, attesa per i dati sul lavoro Usa

1 Aprile 2016 08:38
La prima seduta del mese di aprile, che segna l’avvio del secondo trimestre del 2016, inizia in calo per i principali mercati europei che sono in attesa delle indicazioni che arriveranno nel pomeriggio dal mercato del lavoro americano. Complice la chiusura debole di Wall Street e il pesante calo della Borsa di Tokyo, che ha perso oltre tre punti percentuali in scia ai deludenti segnali giunti dalle imprese, i segni negativi hanno la dunque meglio nel Vecchio continente: in questo momento il Dax cede oltre l’1,5% a 9814,5 punti, mentre il Ftse 100 e il Cac40 lasciano sul terreno rispettivamente l’1,15% a 6104 punti e l’1,66% a 4312,3. Sui listini europei, le vendite non risparmiano nemmeno Piazza Affari: il Ftse Mib indietreggia dello 0,9% a 17.953,96. 
 
“Il primo trimestre del 2016 si è chiuso ieri sancendo la peggiore partenza d’anno dal 2009 per l’azionario dell’area euro, andamento diametralmente opposto a quello atteso dal consenso degli analisti a fine 2015 – sottolineano gli esperti di Mps Capital Services nella “Daily market strategy” -. Tutto ciò malgrado l’ennesimo ampliamento delle misure adottate dalla Bce, che proprio oggi vedrà la partenza dell’espansione del piano di acquisti mensili (da 60 a 80 miliardi di dollari), che arriverà a pieno regime intorno alla fine di giugno”. 
 
Il lavoro Usa in primo piano
Il market mover di giornata è senza dubbio l’andamento del mercato del lavoro americano. Come ogni primo venerdì del mese, alle 14.30 ora italiana, il dipartimento del lavoro statunitense diffonderà il tasso di disoccupazione e la variazione degli occupati non agricoli (non farm payrolls) per il mese di marzo. Secondo le attese degli analisti  la disoccupazione non dovrebbe riservare sorprese (è attesa stabile al 4,9%), mentre le non farm payrolls sono viste a quota 202mila unità. 
In settimana le prime indicazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro Usa sono arrivate mercoledì con la pubblicazione del sondaggio Adp che ha registrato a marzo la creazione di 200 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato.
Si chiude così una settimana che ha visto gli investitori concentrarsi soprattutto sui toni “colomba” utilizzati martedì scorso dal presidente della Federal Reserve (Fed), Janet Yellen, in tema di politica monetaria. L’andamento dell’economia globale ha incrementato i rischi per l’outlook economico, è quindi appropriato procedere con cautela nel processo di normalizzazione dei tassi. “Nonostante l’outlook di base non abbia registrato variazioni sostanziali da dicembre, la situazione globale è ancora caratterizzata da rischi”, ha sottolineato Yellen. 
 
A livello europeo, è arrivato stamattina l’aggiornamento dal settore manifatturiero. Il primo trimestre del 2016 si conclude con una leggera ripresa del tasso di espansione del settore manifatturiero dell’eurozona. Lo testimonia l’indice finale destagionalizzato Pmi sul manifatturiero dell’Eurozona, aumentato a marzo a 51,6 da 51,2 di febbraio. Un dato superiore alla stima flash di 51,4 punti. 
“Nonostante il Pmi abbia riportato una leggera ripresa, l’indagine di marzo ha osservato la seconda crescita più debole delle condizioni del settore manifatturiero in appena più di un anno”, mette in evidenza Chris Williamson, capo economista di Markit, aggiungendo che i dati suggeriscono come la crescita è stata solo del circa 0,2% durante il primo trimestre e ha avuto il suo impatto sull’intera economia.