Mercati europei riflessivi a fine ottava. Intesa e Banco accorciano le distanze dai massimi pre-covid
Scambiano all’insegna della cautela le principali Borse europee nell’ultima seduta della settimana, con gli investitori alla finestra dopo i dati arrivati dal Regno Unito e con un occhio sempre attento ai casi di Covid-19 nel mondo e al ritmo di vaccinazioni. Tra i dati più importanti di giornata il Pil 2020 del Regno Unito è crollato del 9,9% su base annua, soffrendo la contrazione record della storia, a causa delle misure di restrizione per il lockdown che sono state imposte nel paese per arginare i casi di coronavirus. Gli economisti avevano previsto una flessione del prodotto interno lordo UK dell’8%. In calendario oggi anche il meeting della banca centrale russa.
Intesa Sanpaolo: fallito primo test del 61,8% di Fibonacci, ma titolo resta in forza
Quadro grafico positivo per Intesa Sanpaolo che dopo il break in forza della fascia di prezzo compresa tra il ritracciamento del 50% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a febbraio 2020 a 1,96 euro e i 2 euro, ha testato per la prima volta dal crollo dei prezzi di marzo 2020 il 61,8% di Fibonacci a 2,1359 euro. Questo ora il livello di spartiacque che i corsi dovranno infrangere con volatilità e volumi per confermare il ritrovato sentiment positivo e proseguire verso i massimi pre-covid. In particolare, il primo target in caso di rottura del 61,8% di Fibonacci risiede a 2,249 e successivo a 2,4 euro. In alternativa, se dovesse sopraggiungere una fase di volatilità sul mercato, si potrebbe sfruttare un eventuale pull back sui 2 euro. Per il momento notiamo qualche presa di beneficio legata al test dell’importante resistenza, ma il calo dei volumi nella fase di ritracciamento non sembra essere preoccupante.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4K8U0 con leva 8 volte e strike a 1,875228 euro, oppure ISIN DE000HV4HUG7 con leva 4 volte e strike 1,665718 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4HUJ1 con leva 9 volte e strike a 2,297507 euro.
Banco BPM: già bucato 61,8% di Fibonacci ora si scontra con i 2,2 euro
Quadro positivo anche per Banco BPM che ha superato il 61,8% di Fibonacci a 2 euro, raggiungendo la resistenza a 2,2 euro. I volumi sulle candele a forte volatilità e RSI in netto ipercomprato confermano la forza del titolo e il sentiment favorevole spinto anche da news attese sul fronte M&A. In tale scenario la prosecuzione verso i massimi pre-covid dipenderà dal break di 2,2 euro, con primo target a 2,3 euro. Supporto chiave invece rimane quello dei 2 euro. In caso di break si avrebbe un segnale negativo con possibili di scese verso 1,9 e 1,8 euro, dove passa il 50% di Fibonacci.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4K842 con leva 6 volte e strike a 1,726261 euro, oppure ISIN DE000HV4K859 con leva 8 volte e strike 1,576152 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End UniCredit ISIN DE000HV4K867 con leva 9 volte e strike a 2,24454 euro.