Mercati europei in territorio positivi dopo nuovi record S&P 500, Eni e Saipem ostacolate da resistenze chiave
Le Borse europee si muovono in territorio positivo dopo i ribassi di ieri, sulla scia del nuovo record a Wall Street dell’S&P500 e dei guadagni dei listini asiatici, che hanno approfittato di un sollievo almeno temporaneo nel caso Evergrande. Il colosso immobiliare cinese fortemente indebitato sarebbe prossimo a pagare gli interessi dovuti alla scadenza del 23 settembre su alcuni bond che aveva emesso, schivando così un default che i mercati avevano dato quasi per scontato. Il titolo, quotato alla borsa di Hong Kong, reagisce alla notizia con un rialzo superiore al 4%. Intanto a livello societario, prosegue la stagione dei conti, con i risultati di Air Liquide e Renault.
Eni tocca nuovi massimi a oltre un anno
Eni, nonostante abbia recuperato oltre il 110% dai minimi di fine ottobre 2020, rimane ancora lontano dai massimi pre-covid in area 14,4 euro. Il titolo ha però accelerato al rialzo a partire dalla seconda metà di settembre dopo il test del supporto a 10,3 euro. Il rimbalzo ha portato Eni ad aggiornare i massimi a oltre un anno e, per il momento, si è fermato di fronte alla resistenza a 12,4 euro, che coincide con la parte bassa del gap down formatosi tra le sedute del 21 e 24 febbraio dello scorso anno. I successivi target si collocano a 12,6 (chiusura gap) e 13 euro. Al ribasso, potrebbero scattare delle prese di beneficio con possibile rottura del supporto a 12 euro. In tal caso, i ribassisti potrebbero spingere il titolo verso 11,4 e 10,8 euro, area di prezzo dove passa anche la trend line rialzista avviata dai minimi di ottobre 2020 e confermata a luglio di quest’anno.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HB03T48 con leva 8 volte e strike a 10,75 euro, oppure ISIN DE000HB0JMB3 con leva 12 volte e strike 11,25 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HR9ZNP0 con leva 10 volte e strike a 13,25 euro.
Saipem bloccata da 2,24 euro
Saipem sta attraversando una fase delicata dal punto di vista tecnico. Il titolo è riuscito al quarto tentativo a superare il livello statico dei 2,07 euro e spingersi fino a ridosso dei 2,24 euro, resistenza che è stata testata più volte nelle ultime sedute. Solo il sorpasso di tale livello in forza (volumi e volatilità) potrebbe aprire la strada verso 2,47 e 2,71 euro, i massimi di periodo toccati il 16 febbraio scorso. Ricordiamo che il titolo è ancora lontano dai massimi pre-covid di gennaio 2020 in area 4,5 euro. Al ribasso, invece, la rottura del supporto statico a 2,07 euro, area di prezzo dove transita anche trend line rialzista (massimi di febbraio e giugno di quest’anno), darebbe un segnale di debolezza con primo target 1,77 e poi a scendere 1,60 euro.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Long UniCredit ISIN DE000HV4HKF0 con leva 4 volte e strike a 1,761458 euro, oppure ISIN DE000HB03S56 con leva 6 volte e strike 2,004329 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Open End Short UniCredit ISIN DE000HV4KY59 con leva 6 volte e strike a 2,426236 euro.