Mercati europei in rosso in attesa del Pil Usa. Aumentano tensioni geopolitiche

Mercati europei ancora in rosso in una giornata ricca di indicazioni macroeconomiche. A Parigi il Cac40 cede l’1,30%, mentre il Ftse 100 e il Dax lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,79% e lo 0,77%. In calo anche Piazza Affari, con il Ftse Mib che perde oltre l’1% a 22.061,51 punti. A pesare sull’umore dei listini continentali anche le notizie che sono giunte dalla Turchia che ha abbattuto un caccia russo per invasione dello spazio aereo. Un episodio che fa salire la tensione tra Ankara e Mosca e aumenta le preoccupazioni legate alle tensioni geopolitiche. E gli operatori rimangono in attesa delle riunioni di dicembre della Banca centrale europea (3 dicembre) e della Federal Reserve (15-16 dicembre).
Ricca l’agenda macroeconomica di oggi. Prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa è stato comunicato il dato sul Pil tedesco relativo al terzo trimestre, con l’economia che è aumentata dello 0,3% nella lettura finale. Stabile a 102 punti a novembre la fiducia delle imprese francesi. E segnali positivi dall’Ifo, l’indice che misura la fiducia degli imprenditori tedeschi: il dato di novembre è salito a 109 punti contro i 108,2 punti della passata rilevazione e del consenso Bloomberg che pronosticava una conferma a 108,2 punti. “Le imprese tedesche hanno mostrato una significativa reazione alla recenti incertezze e turbolenze”, afferma Carsten Brzeski, economista di Ing sottolineando che “in realtà, pur non in presenza di dati così positivi e con una forte incertezza data dal flusso di rifugiati e dagli ultimi eventi di Parigi, le imprese tedesche rimangono nel gruppo degli ottimisti”.
Dopo le indicazioni arrivate stamattina dalla Francia e dalla Germania, gli investitori guardano ora agli importanti dati in arrivo nel pomeriggio dagli Stati Uniti. Alle 14.30 verrà comunicato il Pil annualizzato statunitense relativo al terzo trimestre, che dovrebbe segnare nella seconda lettura una espansione al ritmo del 2,30%. In uscita da Oltreoceano anche la fiducia dei consumatori a novembre. Domani in calendario gli ordini di beni durevoli. Il dato sul Pil e quello sui beni durevoli “contribuiranno ad affinare la probabilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve a dicembre, che in questo momento rimane collocata intorno al 74%”, afferma Vincenzo Longo, Market Strategist di Ig, ricordando che “la seconda parte della settimana sarà contrassegnata da volumi in deciso calo per via del Thanksgiving Day che terrà tutte le borse statunitensi chiuse per festività”. “Questo effetto potrebbe prolungarsi sino a venerdì – prosegue Longo – dato che molti ne approfitteranno del ponte lungo per dare inizio alla stagione degli acquisti natalizi con il tradizionale Black Friday. Rimane questo un appuntamento molto seguito dagli investitori per capire l’andamento dei consumi durante il periodo natalizio, che di solito coincide con il rally di fine anno”.
Il lusso non brilla in Europa
A livello settoriale sotto pressione il comparto del lusso europeo. Seduta tinta di rosso per Burberry e Hugo Boss che cedono rispettivamente oltre il 3% sulla Borsa di Londra e il 2,5% sulla Piazza di Francoforte dopo avere incassato la bocciatura di Nomura. In un report sul settore gli analisti della banca d’affari giapponese hanno abbassato la raccomandazione su Hugo Boss a reduce da neutral e quella su Burberry a neutral dal precedente buy. Downgrade anche per l’italiana Tod’s, che ha visto il rating scendere a reduce da neutral, e per la svizzera Swatch Group (da buy a neutral).