Fisco su imprese: rapporto PwC, l’Italia al “top” in Europa
Fisco sulle imprese? L’Italia si posiziona al primo posto della classifica europea. Il carico fiscale complessivo per le imprese tricolore (sintetizzato nell’indicatore Total Tax Rate, da non confondere con la pressione fiscale) si conferma, infatti, il più alto d’Europa, e risulta pari al 64,8% dei profitti commerciali (seppur in miglioramento rispetto all’anno 2013), seguito da quello della Francia (62,7%). La media mondiale, che comprende quindi le economie sviluppate e quelle a basso reddito, si attesta al 40,8% dei profitti commerciali (EU & EFTA 40,6%). E’ quanto emerge dal rapporto rapporto “Paying Taxes 2016” riferito al 2014, diffuso oggi a Varsavia dalla Banca Mondiale e PwC, presentato in Italia presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, e che esamina i costi per imposte e tasse in capo a un’impresa e il connesso carico amministrativo per versamenti d’imposta e adempimenti vari così come registrato nel 2014.
“Entrambi i fattori vengono misurati di anno in anno sulla base di tre indicatori – si legge nel rapporto – il Total Tax Rate, il tempo necessario per gli adempimenti relativi alle principali tipologie d’imposta e di contributi (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi) e il numero di versamenti effettuati”.
“Il rapporto 2016 si riferisce all’anno fiscale 2014 e non accoglie necessariamente, nella metodologia del caso preso a base, tutte le modifiche in materia di fiscalità introdotte nei Paesi“, ha ricordato Fabrizio Acerbis, managing partner di PwC Tax & Legal Services, sottolineando che “la classifica odierna non riflette alcuni interventi legislativi italiani che, pur operando in chiave di semplificazione o di riduzione del carico fiscale complessivo, o non sono rilevanti rispetto al caso base (ad esempio il bonus 80 euro) o assumeranno rilevanza nelle future rilevazioni (ad esempio la deduzione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap o gli sgravi contributivi per nuove assunzioni)”. Acerbis aggiunge che “la pressione fiscale e il costo di compliance non esauriscono i temi intorno alla fiscalità: la stabilità delle norme, la certezza interpretativa, i tempi del contenzioso, influiscono direttamente sulla competitività dei singoli Paesi”.
Italia al 137 esimo posto complessivo
L’Italia si mantiene stabile al 137 esimo posto nella classifica generale che combina i tre indicatori, stilata su base mondiale prendendo in esame 189 economie. Tuttavia, un dato positivo c’è: uno dei tre indicatori (e in particolare quello che fa riferimento al carico fiscale complessivo, TTR) risulta in miglioramento. Per gli adempimenti fiscali in Italia le società impiegano 269 ore all’anno (261 ore l’anno la media mondiale, 173 il dato europeo). In Italia le imprese effettuano 14 pagamenti (contro i 25,6 richiesti mediamente a livello globale, e gli 11,5 europei).
Nel 2014, nonostante un leggero calo complessivo su base globale, il Total Tax Rate è aumentato in 46 economie e diminuito in 41 economie. Il valore più comune oggi è un range tra 6 e 10 pagamenti, rispetto ai 31-35 pagamenti del 2004.