Mercati europei in balia delle vendite. Segnali tecnici di debolezza per Stellantis e Ferrari
Le principali Borse europee, compresa Piazza Affari, avviano questa prima seduta del mese di ottobre e del quarto trimestre dell’anno in deciso ribasso, sulla scia delle perdite di Wall Street e dei listini asiatici. I motivi di preoccupazione che hanno pesato il mese scorso restano presenti, tra la prospettiva di un inasprimento delle politiche monetarie delle grandi banche centrali, le pressioni inflazionistiche e le difficoltà finanziarie del gruppo cinese Evergrande.
Stellantis fallisce di nuovo il rimbalzo
Quadro grafico positivo per il titolo Stellantis che prosegue la scalata tenendosi ancora lontano dalla trend line rialzista di lungo periodo costruita sui minimi di marzo e settembre dello scorso anno. Dopo aver toccato il massimo storico a 18,73 euro lo scorso 13 agosto, sono scattate le prime prese di beneficio che hanno portato il titolo al test dei 16,58 euro. Il successivo tentativo di rimbalzo si è infranto contro i 17,55 euro e da qui è iniziata la debolezza con due candele ribassiste ad alta volatilità che hanno fatto scivolare Stellantis sul supporto a 15,86 euro, livello che per il momento ha tenuto ponendo le basi per un nuovo rimbalzo. In tale scenario, al rialzo si dovrà attendere almeno un recupero di 17,55 euro per confermare la forza del movimento per poi tentare un nuovo assalto ai precedenti massimi in area 18,73 euro. Al contrario, invece, la rottura al ribasso di 15,86 euro potrebbe confermare la fase di correzione di breve con target zona 15 euro, area di prezzo dove transita anche la media mobile 200 periodi.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HV8BLK2 con leva 8 volte e strike a 14,80 euro, oppure ISIN DE000HV8DAJ3 con leva 10 volte e strike 15,20 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HR9KF97 con leva 10 volte e strike a 18,00 euro.
Ferrari in fase di congestione dei prezzi
Ferrari sta attraversando una fase di congestione dei prezzi dal punto di vista tecnico. Dopo aver toccato il massimo storico a 193,3 euro lo scorso 16 agosto, sono scattate le prese di beneficio sul titolo che è scivolato in area 180 euro. Da qui Ferrari è entrato in una sorte di fase laterale che potrebbe sfociare in correzione se venisse infranto il supporto a 178 euro. In tal caso, i ribassisti potrebbero portare il titolo prima verso la media mobile 200 periodi a 175 euro e poi zona 102 euro, dove transita anche la trend line rialzista avviata ad aprile 2020 e confermata a marzo di quest’anno. Al rialzo, invece, il recupero di 183 euro potrebbe essere un segnale positivo con target a 186 e 189 euro, l’ultima resistenza che separa Ferrari dai massimi storici a 193 euro.
Per chi volesse operare Long a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Long UniCredit ISIN DE000HV8C8E0 con leva 7 volte e strike a 156,00 euro, oppure ISIN DE000HV8C8F7 con leva 9 volte e strike 162,00 euro.
Per chi volesse operare Short a leva, potrebbe considerare il Turbo Close End Short UniCredit ISIN DE000HV8C8K7 con leva 7 volte e strike a 204,00 euro.