Mercati europei in balia di shutdown Usa ed Eurogruppo. A Milano focus su YNAP e Mediaset e su titoli sell e buy
Lo shutdown del governo Usa catalizza l’attenzione degli investitori, che guardano con preoccupazione all’evolversi della situazione politica negli Stati Uniti: da segnalare che per shutdown governativo si intende il blocco delle attività amministrative non essenziali, dovuto alla mancata approvazione, da parte del Congresso degli Stati Uniti, del budget federale dell’anno fiscale successivo.
L’ultimo shutdown Usa avvenne nell’ottobre del 2013, durò più di due settimane e paralizzò il lavoro di più di 800.000 dipendenti federali.
Il blocco è iniziato alle 12.01 a.m. di sabato, dopo che una proposta di legge di finanziamento approvata dalla Camera non è riuscita a ottenere il via libera al Senato.
A frenare gli acquisti sui mercati europei non sono solo i problemi politici Usa: la cautela dell’azionario si spiega anche con l’attesa per la riunione dei ministri finanziari dell‘Eurozona, dunque per l’Eurogruppo, che sarà seguita domani dal meeting dell’Ecofin. Il tema dei crediti deteriorati dovrebbe confermarsi tra quelli centrali.
Piazza Affari debole vede protagonista soprattutto YNAP, che non riesce ad aprire e segna un rally teorico superiore +25%, dopo la notizia relativa alla decisione dell’azionista Richemont di lanciare un’opa a 38 euro per azione che si tradurrebbe nel delisting del gruppo.
Altro titolo sotto i riflettori è Mediaset, sia per la promozione arrivata da Goldman Sachs, che ha rivisto al rialzo il rating da neutral a buy alzando anche il target price da 3,75 a 4,50 euro, sia per la notizia relativa all’udienza davanti al Tar del Lazio sul ricorso di Vivendi contro la delibera Agcom che, si ricorda, ha imposto al colosso francese di scegliere tra la quota che detiene in Telecom Italia e quella in Mediaset. L’udienza è stata rinviata dal 7 febbraio al 4 luglio su richiesta della stessa Vivendi, a causa dello stallo dei negoziati con Mediaset sul mancato acquisto di Premium.
Deboli alcune banche; sotto pressione fuori dal listino principale Creval, il cui aumento di capitale atteso per un valore di 700 milioni di euro è atteso per il prossimo 19 febbraio, in lieve ritardo rispetto ai piani della banca, secondo rumor riportati dalla stampa.
Occhio alla newsletter di Pietro Di Lorenzo, amministratore unico di SOS Trader:
Di Lorenzo fa notare che “il FtseMib disegna una white spinning top che tocca livelli che non vedeva da agosto 2015 proseguendo il rally di inizio anno. L’elemento sorprendente che ci induce alla prudenza è il fatto che nelle prime 14 sedute nel 2018, 12 si sono chiuse al rialzo e solo due con micro cali (-0.04% il 2 Gennaio e -0.21% il 16 Gennaio) generando un apprezzamento dell’8.68% (ovvero quasi 2/3 del rialzo dell’interno 2017). Un movimento tanto sorprendente quanto difficile da giustificare ha generato una inclinazione della trendline rialzista che guida il rally di inizio insostenibile nel tempo e dunque ci attendiamo una fase di consolidamento prima dell’attacco alla resistenza chiave in area 24.000 punti”.
L’esperto spiega che:
“Osservando un grafico su scala mensile è evidente che siamo arrivati su livelli “epocali” ovvero con il bordo superiore del grande rettangolo che ingabbia l’indice italiano da oltre 9 anni fra 12.500 e 24.000 punti. Il problema è che siamo giunti col fiato corto sul livello chiave ovvero con gli indicatori di breve troppo tirati per sferrare un attacco vincente a una resistenza così decisiva. Per questa ragione è auspicabile (e prevedibile) un veloce pull back prima di un movimento che provi a invertire la tendenza di lungo termine. Quindi abbiamo aperto delle posizioni short con una logica di breve termine sui titoli che hanno registrato i movimenti più “estremi” che nei prossimi giorni potrebbero essere rapidamente riassorbiti”.
In generale, Di Lorenzo prevede che la sessione odierna “sarà condizionata dallo stacco cedola dividendo (acconto 2017) di Enel, Snam e dalla notizia dello “shutdown” in Usa”.
Fra i titoli del S&P MIB 40 interessanti per la seduta odierna, Di Lorenzo segnala tra le indicazioni ufficiali:
- FINECO dopo aver toccato i massimi assoluti a 8.51€ mostra segnali di rallentamento della pressione rialzista. Possibile vendere allo scoperto a seguito del ritorno dei prezzi sotto area 9.68€
- Teniamo ancora d’occhio FIAT che dopo un inizio d’anno spettacolare (+31.12%) si avvicina all’appuntamento con i risultati di periodo previsto per giovedì. L’eventuale superamento della resistenza psicologica rappresentata dai 20€ potrebbe calamitare nuovi acquirenti.
- GENERALI fornisce un significativo segnale rialzista superando la resistenza in area 16€ con una Long white che esplode nella volatilità e nei volumi (scambiate oltre 14.2 milioni di azioni). Possibile un ulteriore allungo verso area 17€.
- FERRAGAMO disegna una interessante Long white che testa la trendline ribassista scaturente dai massimi del 22 giugno che per diverse volte si è opposta alla salita dei prezzi. Il superamento di questo livello, fornirà un interessante segnale di inversione.
- OVS fornisce un solido segnale di inversione superando di slancio la resistenza in area 6€. Possibile un ulteriore allungo verso 6.5€.
- TAMBURI disegna una Long white che riporta i prezzi a contatto con i massimi assoluti in area 6.25€. Il superamento di questo livello, potrebbe calamitare nuovi acquirenti.