Notizie Notizie Italia Mercati, dal 1900 ad oggi l’azionario batte tutti: il report di UBS

Mercati, dal 1900 ad oggi l’azionario batte tutti: il report di UBS

29 Febbraio 2024 11:01

Un dominio assoluto e incontrastato in tutti i principali mercati del pianeta. Si può sintetizzare così il rendimento registrato dalle azioni rispetto ad asset class come obbligazioni e titoli di Stato. Oltre ad aver sovraperformato anche l’inflazione. Il trend è emerso dal report di Global Investment Returns Yearbook 2024 realizzato da UBS. Vediamo tutto nell’analisi.

L’exploit dell’azionario

In particolare, secondo quanto emerso dal report, dal 1900 le azioni hanno riportato performance superiori a quelle dei bond, dei buoni del tesoro e dell’inflazione in tutti i 21 mercati per i quali lo Yearbook dispone di uno storico continuativo. Le azioni hanno primeggiato sui bond, mentre le obbligazioni hanno sovraperformato rispetto ai buoni del tesoro. Lo stesso vale per il resto dei 35 mercati analizzati nello Yearbook, per i quali sono disponibili dati a partire dal 1900.

La ricerca di UBS

Il Global Investment Returns Yearbook, giunto alla 25a edizione, è una guida riconosciuta nell’ambito dei rendimenti storici di lungo periodo. L’edizione di quest’anno, presentata da UBS Investment Bank e dal Chief Investment Office di UBS Global Wealth Management, testimonia la forza congiunta di UBS e Credit Suisse man mano che avanza il processo di integrazione delle due banche e sancisce anche la continuità di una collaborazione di lunga data con gli autori: il professor Paul Marsh e il dottor Mike Staunton della London Business School e il professor Elroy Dimson dell’Università di Cambridge.

L’azionario nel tempo

Vediamo nel dettaglio cosa poter imparare dal passato. Il mercato statunitense rappresenta oggi ben il 60,5% del valore totale del mercato azionario investibile a livello mondiale, superando Giappone (al secondo posto con il 6,2%), Regno Unito (con il 3,7%) e Cina (2,8%). La maggior parte dei rendimenti di lungo periodo degli asset viene realizzata durante i cicli di allentamento monetario. Dal 1914 al 2023, i mercati statunitensi hanno sperimentato un periodo di rialzo dei tassi d’interesse per il 45% del tempo e un ciclo di allentamento per il restante 55%. Il rendimento annualizzato delle azioni e dei bond statunitensi si è attestato rispettivamente al 9,4% e al 3,6% durante i cicli di allentamento monetario, a fronte di appena il 3,6% e il -0,3% durante i cicli di inasprimento. I dati del Regno Unito, raccolti a partire dal 1930, indicano un trend simile.

Perfomance e rischi dei bond

Capitolo mercato obbligazionario. In base ai dati di lungo periodo, raccolti a partire dal 1900 per gli Stati Uniti e dal 1860 per il Regno Unito, le obbligazioni corporate di tipo investment grade hanno offerto un premio significativo per il rischio di credito rispetto ai titoli di Stato equivalenti, nell’ordine di un punto percentuale all’anno. Il premio delle obbligazioni high yield è superiore di circa due punti percentuali. Inoltre, guardando al passato, non si può certo ritenerla una asset class “sicura”, ovvero al riparo da crolli fragogorosi, come dimostra il grafico sottostante.

Insomma, dalla storia arrivano le lezioni per performare meglio nel futuro. Quanto raccontano i numeri del report di UBS è lì a dimostrarlo. Sta agli investitori guardare e approfondire i cicli economici precedenti, per cogliere le opportunità del domani.