Mediobanca: utile giù nel I semestre, pesano svalutazioni per 269 mln. Ma batte le attese
Mediobanca esce da sei mesi difficili con un utile netto in deciso calo per effetto di svalutazioni sui titoli in portafoglio per 269 milioni di euro. Piazzetta Cuccia supera però le attese degli analisti, che avevano ipotizzato una flessione più marcata dei profitti a 7 milioni di euro, e il titolo mette il segno più a Piazza Affari. Nel dettaglio l’utile del primo semestre dell’esercizio 2011-2012 si è attestato a 63 milioni di euro (263 milioni nello stesso periodo dello scorso anno), interamente riconducibile alla divisione Retail & Private Banking. Anche il margine d’interesse, salito del 4% a 555 milioni, ha battuto le previsioni che erano ferme a 450 milioni di euro.
In miglioramento anche il funding e la liquidità: la raccolta è passata da 51,7 miliardi di euro a 54 miliardi in scia al finanziamento triennale della Bce dello scorso dicembre (4 miliardi di euro) e all’aumento dei depositi di CheBanca! (da 10 a 10,7 miliardi nell’ultimo trimestre). In leggera flessione il Core Tier, sceso all’11% dall’11,2% del giugno 2011, anche se resta su livelli superiori rispetto ai competitor italiani. Il primo semestre, come già accennato prima, è stato principalmente caratterizzato da 269 milioni di perdite sul portafoglio titoli e partecipazioni. Queste includono un’ulteriore rettifica sui titoli di Stato greci per 114,5 milioni di euro e la svalutazione sulla partecipazione in Rcs per 55,2 milioni (al prezzo di 1,23 euro per azione).
Di conseguenza l’utile della divisione “Principal Investing” si è praticamente azzerato, passando da 105 milioni di euro a 2,5 milioni di euro, anche per effetto del dimezzamento del contributo di Generali ai ricavi. Il valore di iscrizione delle partecipazioni (2,51 miliardi di euro) si è quindi ridotto di 201,3 milioni di euro. La svalutazione sui bond governativi greci ha impattato significativamente sui risultati del “Corporate & Investment”, che ha registrato una perdita di 37,4 milioni di euro rispetto all’utile di 144,7 milioni dello scorso anno. Il margine d’interesse della CIB è in flessione dell’8,5% a 204,5 milioni scontando l’incremento del costo della raccolta, ma tuttavia stabile rispetto al trimestre precedente.
Il fattore di crescita di piazzetta Cuccia è la divisione “Retail & Private Banking”: i ricavi sono aumentati dell’11% a 494 milioni di euro, mentre l’utile netto ha mostrato un progresso a 96 milioni di euro da 38 milioni dello stesso periodo dello scorso esercizio. Dopo la pubblicazione dei conti a Piazza Affari il titolo Mediobanca si è mantenuto in territorio positivo mostrano un progresso dell’1,60% a 4,93 euro.