Mediaset in fondo al listino: gli analisti storcono il naso sui costi, tagliate stime e giudizi
Sempre i costi, aumentati in misura maggiore rispetto al previsto, hanno fatto storcere il naso anche a Nomura e Barclays. “I ricavi dalla Tv free sono stati più bassi rispetto alle nostre attese, mentre i costi sono stati maggiori”, ha commentato oggi il broker giapponese. E così via alla sforbiciata sulla stima di utile per azione sull’anno, ridotta del 7%, e sul target price che da 5,45 è stato limato a 5,30 euro (il rating è stato invece confermato al gradino reduce).
Sulla stessa lunghezza d’onda Braclays, che oggi ha mantenuto il giudizio sul titolo a overweight, ma abbassato il prezzo obiettivo del 2% a 6,50 euro. “Mediaset è economica, in quanto tratta a uno sconto del 9% rispetto ai suoi concorrenti, ma crediamo che questo non sia il momento giusto”, hanno scritto gli esperti nella nota odierna, precisando il motivo: “La pubblicità prevista in Italia è in linea con le aspettative, ma il management di Mediaset ha appena alzato la guidance sui costi”. Una mossa che peserà sull’utile per azione: il broker inglese ha infatti ridotto la stima di Eps dell’1% per l’anno in corso, del 3% per il 2011 e del 2% per il 2012.