Mediaset: Berlusconi studia contromosse per stoppare Vivendi, si valuta anche aumento di capitale
Vivendi è già al 20% di Mediaset e la famiglia Berlusconi si prepara a contrastare quella che a tutti gli effetti è un’operazione ostile. Intanto il titolo Mediaset, dopo il portentoso rally delle ultime due sedute, oggi cede oltre il 9% a quota 3,29 euro.
Francesi al 20%, Fininvest studia contromisure
I francesi ieri hanno raggiunto il 20% del capitale della società di Cologno Monzese. “Vivendi ha oltrepassato la soglia del 15% e raggiunto il 20% del capitale di Mediaset”, riporta la nota di ieri sera del colosso media francese. Il giorno prima la società guidata da Vincent Bollorè aveva annunciato di essersi portata al 12,32% del capitale.
Non ha fatto attendersi la risposta della famiglia Berlusconi che attraverso Fininvest controlla il gruppo media italiano. “Abbiamo aumentato la nostra partecipazione e continueremo a farlo nei limiti consentiti dalle leggi”, ha dichiarato Silvio Berlusconi. “C’è la compattezza più assoluta della mia famiglia su un punto molto preciso: non abbiamo alcuna intenzione di lasciare che qualcuno provi a ridimensionare il nostro ruolo di imprenditori”, ha sottolineato l’ex premier.
Martedì Fininvest ha rafforzato la propria partecipazione di controllo acquistato 27,6 milioni di azioni Mediaset e ha stipulato un contratto con il diritto di rilevare altre 14 milioni azioni, per il 3,527% dell’intero capitale. La sua partecipazione in Mediaset raggiungerà in tal modo il 38,266% del capitale sociale e il 39,775% del capitale di voto.
Fininvest ha dalla sua la delibera approvata dall’assemblea dello scorso aprile che autorizza il cda ad acquistare entro 18 mesi, anche negoziando opzioni o derivati sul titolo Mediaset, fino al 10% del capitale. Tra le opzioni in ballo, secondo Il Messaggero, c’è anche quella di un aumento di capitale con le banche advisor di Mediaset pronte a costituire un consorzio a sostegno di Fininvest; di contro Vivendi potrebbe essere scoraggiata da tale eventualità visto l’elevato indebitamento del gruppo guidato da Vincent Bolloré.
Calenda: scalata ostile è inappropriata
Fermo l’intervento del governo per bocca del Ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. “Gli investimenti stranieri sono sempre benvenuti, quando portano capitale di crescita e competenze e contribuiscono allo sviluppo del tessuto industriale italiano – ha detto ieri Calenda – . Quando però si tratta di un’azienda che opera in un campo strategico come quello dei media, il modo in cui si procede non è irrilevante”. “Mi pare che questo principio sia in Francia ampiamente riconosciuto e assertivamente difeso”. “Non sembra davvero che quello che potrebbe apparire come un tentativo, del tutto inaspettato, di scalata ostile a uno dei più grandi gruppi media italiani, sia il modo più appropriato di procedere per rafforzare la propria presenza in Italia”. “Il Governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione”, garantisce il ministro.