Notizie Notizie Italia Mediaset corre ancora, Fininvest alle contromosse per stoppare l’ascesa di Vivendi

Mediaset corre ancora, Fininvest alle contromosse per stoppare l’ascesa di Vivendi

14 Dicembre 2016 11:03

Non si arresta il rally in Borsa di Mediaset che questa mattina sale di oltre il 5% a quota 3,77 euro. Ieri il titolo del gruppo media che fa capo a Fininvest era schizzato in avanti di oltre il 31% dopo l’uscita allo scoperto di Vivendi che sta acquistando titoli Mediaset sul mercato con l’intento di salire fino al 20%.

Fininvest al contrattacco 
Il colosso francese guidato da Vincent Bollorè ha fatto una nuova comunicazione dichiarando di possedere il 12,32% del capitale sociale di Mediaset. Allo stesso tempo Fininvest ha rafforzato la propria partecipazione di controllo acquistato 27,6 milioni di azioni Mediaset e ha stipulato un contratto con il diritto di rilevare altre 14 milioni azioni, per il 3,527% dell’intero capitale. La sua partecipazione in Mediaset raggiungerà in tal modo il 38,266% del capitale sociale e il 39,775% del capitale di voto.

Famiglia Berlusconi al bivio tra guerra e riapertura dialogo
La famiglia Berlusconi, con Silvio Berlusconi in prima fila, stando a quanto riportato dal quotidiano Repubblica oggi si riunirà per valutare le prossime mosse nella partita a scacchi contro Vivendi. Da una parte Berlusconi potrebbe continuare a mettere mano al portafoglio per difendere l’azienda di famiglia, dall’altra non è esclusa la possibilità di venire a patti con Bollorè trovando un’intesa volta a creare polo di media e produzione riallacciando i rapporti che si erano compromessi a luglio dopo il dietrofront di Vivendi sull’acquisizione di Premium.

Intanto oggi molti analisti hanno rivisto le loro raccomandazioni su Mediaset alla luce del rally vigoroso di ieri. Tra questi Ubs che ha portato il giudizio da buy a neutral, con prezzo obiettivo a 3,35 euro. “Il margine di rialzo ora dipende dalla capacità di estrarre valore da Premium attraverso l’M&A o dai possibili introiti dall’azione legale contro Vivendi, da una ripresa migliore del previsto dei ricavi pubblicitari in Spagna e in Italia o, infine, un’offerta di takeover a premio”.