Massimi a oltre 10 anni per Borsa Italiana, rally delle banche con UBI in testa
Piazza Affari continua il suo rally di febbraio. L’indice Ftse Mib è avanzato anche oggi andando a chiudere a 24.689 punti (+0,74%). Da inizio mese il progresso dell’indice guida di Piazza Affari segna oltre +6% con il segno più che ha sempre imperversato tranne un lieve ritracciamento venerdì.
A sostenere gli scambi la notizia che nella provincia di Wuhan il numero degli infettati è salito al ritmo minore dal primo febbraio. Rassicurano anche le parole di Jerome Powell pronunciate oggi nel corso della sua audizione alla Camera. Il governatore della Fed si è dichiarato soddisfatto dell’attuale livello dei tassi di interesse tra l’1,5% e l’1,75%, suggerendo che non si prevedono ulteriori tagli a meno che le condizioni economiche non cambino in modo significativo.
UBI la migliore tra le banche
Tra i titoli del Ftse Mib è proseguita oggi la corsa di Banca Generali (+1,61%) già ieri in evidenza dopo la diffusione dei conti 2019. Male invece l’altro testimonial del risparmio gestito, Azimut, sceso di oltre l’1%.
Tra le banche exploit di UBI Banca con un rally di oltre +4%. In attesa del nuovo piano in arrivo lunedì prossimo, gli analisti hanno apprezzato i conti 2019 arrivati ieri. Banca Akros ha confermato il rating neutral alzando il target price da 2,9 a 3 euro. Molto bene anche Unicredit salita di oltre 1 punto e mezzo percentuale andando di slancio oltre i 14 euro.
Seduta difficile per Fineco e Moncler
Martedì da dimenticare invece per Fineco che è arrivata a cedere il 5,6% dopo la diffusione dei conti 2019. Fineco ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 657,8 milioni di euro (+4,7% a/a) trainati dall’area investing (+9,8% a/a) con management fees in crescita del 11,7% grazie al contributo di Fineco Asset Management, alla maggiore incidenza dei Guided Products and Services e al continuo miglioramento della produttività della rete. L’utile netto è salito del 19,5% a 288,4 milioni, incluso beneficio fiscale derivante dal Patent Box stimato in circa 22 milioni. La società ha fatto sapere che verrà proposto un dividendo di 32 centesimi in aumento del 5,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno passato. Secondo alcuni operatori, il mercato sembrerebbe concentrarsi proprio sul dividendo che non ha superato ma ‘solo’ centrato le attese del consensus a quota 32 centesimi.
Male oggi anche Moncler (-2,72%) che ha chiuso il 2019 con ricavi e utili in crescita. Il gruppo dei piumini guidato da Remo Ruffini ha fatto sapere di avere archiviato l’esercizio 2019 con un fatturato in aumento del 13% a 1,627 miliardi di euro (+15% a tassi di cambio correnti), con una crescita a doppia cifra anche nel quarto trimestre. Positivo anche l’Ebitda adjusted che è salito a 574,8 milioni dai 500,2 milioni dell’esercizio 2018, con l’Ebit che è aumentato del 15% a 475,4 milioni. Nell’esercizio 2019 l’utile netto di Moncler si è attestato a 361,5 milioni in rialzo del 9% rispetto ai 332,4 milioni del 2018. Proposto un dividendo di 0,55 euro, pari a complessivi 138,8 milioni di euro.