Notizie USA Mercati rialzano la testa ma rimane timore per coronavirus, dati lavoro Usa convincenti

Mercati rialzano la testa ma rimane timore per coronavirus, dati lavoro Usa convincenti

10 Febbraio 2020 11:40

Inizio di febbraio all’insegna degli acquisti per le principali borse mondiali. Soprattutto per i listini europei che si sono avvicinati ai massimi annui, con il Ftse Mib che ha addirittura superato il top 2020 riducendo le distanze dai 24.500 punti, livello mai raggiunto dal lontano 2009.

I timori per l’epidemia di coronavirus sono tornati però in primo piano con un bilancio che non smette di peggiorare e si guarda ai possibili impatti sull’economia globale. Le autorità sanitarie cinesi hanno fatto sapere che al momento i morti sono saliti a 636 e le persone contagiate a oltre 30.000. Il presidente cinese Xi Jinping ha assicurato che il paese sta facendo tutto il possibile per contenere il contagio, secondo quanto ha riportato la televisione pubblica cinese.

Sul fronte macro i dati sul lavoro americano hanno sorpreso in positivo i mercati. Negli Stati Uniti a gennaio sarebbero stati creati 225 mila nuovi posti di lavoro (Non-Farm Payrolls), superiori rispetto alle previsioni di 165 mila. Non solo: sono stare rivisti al rialzo anche i dati dei mesi scorsi. Leggermente superiore alle aspettative invece i dati sulla disoccupazione, aumentata al 3,6% rispetto alle attese. Si tratta comunque del dato più basso degli ultimi 50 anni.

Per quanti riguarda l’Italia, l’economia rimarrà orientata in negativo nei prossimi mesi anche se con un ritmo meno grave. Questa la previsione dell’Istat, contenuta nella nota mensile sulla congiuntura. L’indicatore anticipatore ha mantenuto un orientamento negativo anche se con intensità più contenuta rispetto ai mesi precedenti.

In questo contesto i trader hanno apprezzato le crescenti fluttuazioni delle borse europee. Il più scambiato nella scorsa settimana con 26 contratti e circa 1,23 milioni di euro di controvalore è risultato il Turbo Long (Isin NL0014040123) legato al Dax con scadenza prevista per il 17 giugno 2020. Il prodotto presenta una leva di circa 5 volte, in virtù di un livello strike a 11.000 punti euro e distanza dal Knock Out del 18%. Sempre tra i certificati a leva, ma in ottica ribassista, è stato premiato il Turbo Short (Isin NL0014034902) legato al Dax con 24 contratti e circa 727 mila euro di controvalore (scadenza prevista per il 17 giugno 2020). Il prodotto presenta una leva importante che è arrivata a circa 10 volte, in virtù di un livello strike a 14.750 punti e distanza dal Knock Out del 9%.

Piazza Affari rimane sempre nel mirino degli investitori. È stato infatti molto scambiato, con 147 contratti e 742 mila euro di controvalore, il Turbo Long (Isin NL0014039984) sul Ftse Mib con scadenza prevista per il 20 marzo 2020. Il prodotto presenta una leva importante che è arrivata a circa 13 volte, in virtù di un livello strike a 22.750 euro e distanza dal Knock Out del 7%.

Infine, tra i prodotti di investimento, i trader hanno apprezzato il Worst-of Cash Collect (NL0013035884) su Saipem e Tenaris con scadenza il 19 ottobre 2020. Il prodotto consente di ottenere un premio ogni tre mesi di 2,10 euro con effetto memoria anche nel caso in cui le azioni sottostanti abbiano perso terreno, ma la quotazione della peggiore azione del paniere sia superiore o pari al livello barriera (posta in questo caso al 60% del valore iniziale). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita il certi¬ficato scade anticipatamente e l’investitore riceve il capitale investito qualora nelle date di valutazione trimestrali tutti i sottostanti del paniere quotino a un valore superiore o pari al valore iniziale. Ammonta a circa 943 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 22 contratti.