Manovra: via libera a pareggio bilancio dal 2014 e abolizione province, lunedì attesa alla Camera
Vincolo del pareggio di bilancio e cancellazione delle province. Il Consiglio dei ministri ieri ha varato i due disegni di legge costituzionali che inseriranno i due principi all’interno della Costituzione.
Nel frattempo la manovra, dopo aver ricevuto la fiducia in Senato, arriverà lunedì prossimo alla Camera dopo il voto della commissione Bilancio previsto per oggi intorno alle 15. Con ogni probabilità il voto finale si terrà tra mercoledì e giovedì di settimana prossima.
Pareggio di bilancio
Il disegno di legge costituzionale varato dal Cdm stabilisce che il bilancio statale dovrà rispettare l’equilibrio delle spese a partire dall’esercizio finanziario 2014. Lo Stato potrà indebitarsi solo nelle fasi avverse del ciclo economico o in caso di emergenza. Tuttavia l’eventuale stato di necessità dovrà essere dichiarato da Camera e Senato attraverso una votazione a maggioranza assoluta. Inoltre sull’esercizio provvisorio è stato stabilito che questo non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente ai quattro mesi.
Introdotto anche il vincolo per gli enti locali: il pareggio di bilancio varrà anche per comuni, province, città metropolitane e regioni, che dovranno tener conto anche nell’ambito della loro autonomia finanziaria di entrata e di spesa.
Il Ddl, che modificherà gli attuali articoli 53 (verifica della spesa), 81 (equilibrio dei conti) e 119 (enti locali) della Costituzione, dovrà essere approvato dal Parlamento secondo la procedura aggravata. L’iter per una modifica costituzionale infatti prevede un doppio via libera, a distanza non superiore ai tre mesi, da parte di Camera e Senato sullo stesso testo con una maggioranza dei due terzi per evitare il ricorso al referendum abrogativo.
L’Italia è il terzo Paese in Europa ad aver avviato l’iter per introdurre tale principio nella carta costituzionale, dopo Germania e Spagna.
Abolizione Province
Approvazione da parte del Cdm anche del Ddl costituzionale che azzera le province attuali, escluse quelle autonome di Trento e Bolzano. Il disegno di legge riguarda tutte le regioni, anche quelle a statuto speciale. In sostanza prevede che le funzioni e le competenze ora in mano alle Province passino alle Regioni che provvederanno a istituire forme di associazioni tra comuni per il governo di aree vaste, nonché definirne gli organi, le funzioni e la legislatura elettorale. Queste saranno chiamate “aree metropolitane” o “mini Province”.
Trichet
Il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet ha dato la sua approvazione alla manovra finanziaria italiana. I particolare ha definito “confortanti” le decisioni prese dal Governo in merito alla manovra di correzione dei conti pubblici. “Abbiamo mandato dei messaggi al Governo italiano – spiega Trichet nel corso della conferenza stampa odierna – Sono poi seguite delle discussioni complesse”. Il numero uno dell’Eurotower ha poi aggiunto che “il procedimento è ancora in corso, ma l’Italia si sta impegnando ad attuare quanto detto e questa è una conferma importante. “Adesso è fondamentale che queste misure vengano implementate al più presto”.