Manipolazione dei cambi: multa per Ubs, atteso accordo anche per altre quattro grandi banche
Oggi è atteso un importante capitolo nello scandalo sulla manipolazione dei cambi. La banca svizzera Ubs ha già annunciato un accordo con le autorità americane per risolvere la causa legale relativa alla spinosa questione della manipolazione dei tassi di cambio. E altre quattro grandi banche internazionali sono pronte a seguirne l’esempio. Le americane JP Morgan e Citigroup, le britanniche Barclays e Rbs dovrebbero infatti raggiungere entro oggi una intesa, che si tradurrà in miliardi di dollari di multe, per porre fine a lunghi mesi di negoziati con le autorità degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, secondo alcune indiscrezioni di stampa raccolte dall’agenzia Afp.
Ubs ha trovato un accordo con tre autorità americane, evitando così le cause penali nel dossier sulla manipolazione dei tassi di cambio. Tuttavia, la banca ha dovuto dichiararsi colpevole su un’altra questione, quella relativa alla manipolazione del tasso di interesse interbancario Libor per la quale aveva ricevuto nel 2012 una immunità per essere stata la prima banca a lavorare con le autorità. A seguito dell’accordo, Ubs dovrà pagare una multa complessiva di 545 milioni di dollari (342 milioni per il caso sui cambi e 203 milioni per il dossier sul Libor). La banca ha precisato che questa spesa non inciderà sui conti del secondo trimestre, in quanto le risorse erano state preventivamente accantonate.
Ora si attendono le risoluzioni delle altre grandi banche coinvolte. Secondo le indiscrezioni, le multe saranno ben più salate, sorpassando il miliardo di dollari, per Citigroup e Barclays.