Notizie Notizie Mondo QE più aggressivo nel breve periodo rincuora i mercati, euro ancora in picchiata

QE più aggressivo nel breve periodo rincuora i mercati, euro ancora in picchiata

20 Maggio 2015 07:51
La Bce promette acquisti giù massicci di titoli di Stato nelle prossime settimane e raggiunge il risultato immediato di smorzare le tensioni sull’obbligazionario e far ripartire il movimento ribassista dell’euro che a cavallo tra fine 2014 e inizio 2014 aveva fatto da traino alla ripresa della congiuntura dell’eurozona. 
A maggio e giugno gli acquisti di bond nell’ambio del piano di quantitative easing saranno superiori a 60 miliardi di euro medi mensili programmati andando ad anticipate parte degli acquisti dei mesi estivi quando la liquidità sul mercato solitamente è più bassa. Sebbene il valore complessivo degli acquisti rimarrà invariato, l’annuncio di Benoit Coeure, numero due della Bce, ha scaldato il mercato, sia azionario che obbligazionario. In un solo colpo la banca centrale europea ha di fatto garantito una maggiore liquidità nel breve periodo, dall’altro ha ridotto i recenti timori sul completamento del piano di QE, la cui fine è prevista a settembre 2016. “Il recente rialzo del petrolio ha spinto gli operatori nelle ultime settimane a rivedere al rialzo le aspettative inflattive di medio/lungo periodo, elemento questo che ha messo dubbi all’azione espansiva di molte Banche centrali, tra cui quella della stessa Bce”, sottolinea Vincenzo Longo, market strategist di IG. 
Euro di slancio sotto quota 1,11
Dopo il rally della vigilia, oggi le Borse europee si muovono con cautela, mentre prosegue il movimento ribassista dell’euro. Il cross tra euro e dollaro è sceso questa mattina di slancio sotto quota 1,11 attestandosi a 1,1075 dando così seguito al calo di oltre una figura della vigilia. La discesa della divisa unica europea è stata innescata ieri proprio dalle parole di Coeure. 
A muovere il cross tra le due valute regine del forex sono stati anche i dati migliori delle attese arrivati ieri dall’immobiliare statunitense e che hanno dato slancio al biglietto verde. I permessi edilizi sono cresciuti di oltre il 10% ad aprile toccando quota 1,143 milioni di unità, il livello più alto da giugno 2008. Ancora meglio i nuovi cantieri che hanno segnato ad aprile un progresso del 20% a 1.135 mln di unità, nuovo picco dal novembre 2007. “Il settore immobiliare sembra non risentire del rallentamento accusato dall’economia statunitense  – rimarca Vincenzo Longo di IG – . Questo potrebbe essere spiegato dal fatto che le famiglie stanno accelerando gli acquisti di case in vista del rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed”.

Focus su verbali Fed e inflazione Us 
Ora oltreoceano si guarda ai verbali della riunione di aprile della Fed in arrivo stasera e ai dati sull’inflazione in agenda venerdì, entrambi potrebbero fornire nuove indicazioni sui tempi del primo rialzo dei tassi. Sullo sfondo rimangono i crescenti timori sulla debolezza della congiuntura statunitense con JP Morgan che si attende una prima metà dell’anno senza crescita per la prima economia mondiale.