Ma quale bolla hi-tech come nel 1999, Goldman Sachs non molla la presa. Le sue 16 scommesse
Per i titoli hi-tech, il party non è ancora finito: parola di Goldman Sachs, che nega che il boom degli acquisti che ha travolto la borsa Usa sia equiparabile all’euforia del 1999. Niente bolla hi-tech o dot-com, insomma, dicono gli esperti. E’ vero, ammettono: negli ultimi 12 mesi i titoli del settore Information technology hanno segnato un rally del 47,8%. Non è poco, ma si tratta “ancora di una cifra che impallidisce rispetto a quelle della Tech Bubble”, ovvero della Bolla hi-tech”.
In che senso? Nel senso che negli ultimi cinque anni il settore ha guadagnato +149%; ma nel periodo compreso tra il 1995 e il 1999, i buy erano stati tali da gonfiare le sue quotazioni di quasi +700%. Inoltre, un invito a non paventare il peggio e a non allinearsi agli orsi, o a fare i gufi, è avallato anche dal trend del forward price-earnings ratio (rapporto prezzi e utili attesi).
Il ratio è ora a premio del 22% rispetto allo S&P 500, al di sotto del premio, in media, del 31% di lungo termine.
Altro fattore che porta Goldman Sachs a smentire qualsiasi parallelismo tra l’euforia odierna per il settore IT e quella del periodo compreso tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000 è la performance peggiore che il comparto hi-tech ha riportato nei cinque anni successivi alla crisi finanziaria. E non è vero neanche – dicono gli analisti – che il rally recente dell’hi-tech si è concentrato solo su poche società (che potrebbero essere, per esempio, quelle appartenenti al club dei FANG o dei FAANG, ovvero Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google).
I cinque titoli dell’Information technology che hanno fatto meglio incidono, infatti, per il 12% sul ritorno accumulato a tre mesi, in misura inferiore rispetto a quanto accaduto nelle precedenti bolle, inclusa non solo quella del 2001, ma anche del 2012, del 1996 e del 1991.
Dunque? Dunque continuate a fare shopping di titoli hi-tech, consigliano gli analisti, stando a quanto riporta un articolo di Marketwatch.com.
In particolare, la raccomandazione è di puntare su quei titoli “esposti a una ulteriore fase di ripresa ciclica (titoli tech hardware e semiconduttori) o a un contesto di crescita economica modesta (software e servizi)” . L’info tech, inoltre – sottolineano dal team di ricerca della banca -garantisce migliori fondamentali per gli investitori”.
Dal canto suo, Goldman Sachs preferisce i titoli di società che operano nel software e nei servizi. Società che elenca e che presentano “tassi di crescita del giro d’affari elevati e stabili, alti ROE, e i cui titoli vengono scambiati a valutazioni ragionevoli”. Ecco le 16 scommesse di Goldman Sachs: