M&A e dividendi generosi, i biglietti da visita di Intermonte che bussa a Piazza Affari. Tutti i dettagli dell’IPO
Tutto pronto per il via dell’IPO di Intermonte Partners SIM, holding di controllo di Intermonte SIM. L’offerta sarà funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni sul mercato AIM Italia, dedicato alle piccole e medie imprese ad alto potenziale di crescita. I soci fondatori nelle scorse settimane hanno palesato la prospettiva di arrivare in futuro allo Star di Piazza Affari.
L’investment bank indipendente specializzata in intermediazione istituzionale, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano ha presentato oggi a Borsa Italiana la Comunicazione di Pre-Ammissione. “L’IPO è un passo importante nell’evoluzione del nostro modello di partnership che ci consente di rafforzare il posizionamento come operatore di riferimento leader nel segmento delle PMI, e accelerare lo sviluppo del business, in particolare nei servizi digitali e nell’Investment Banking, anche per linee esterne. La struttura più flessibile del capitale aumenterà il commitment dei partner e favorirà l’attrazione di nuove competenze e talenti indispensabili per continuare il nostro percorso di crescita”, ha commentato Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato di Intermonte.
Offertaal via domani
Il progetto di quotazione delle azioni della Società su AIM Italia prevede il collocamento istituzionale di un massimo complessivo di n. 13.750.000 azioni ordinarie, che saranno offerte da oltre 60 azionisti di Intermonte, ripartite tra 13.062.500 azioni in vendita, 687.500 ulteriori azioni, corrispondenti al 5,3% circa delle Azioni in Vendita e oggetto dell’opzione Greenshoe, offerta da alcuni azionisti di Intermonte in favore del Global Coordinator. Le azioni poste in vendita, incluse quelle oggetto di opzione Greenshoe, sono complessivamente pari al 42,8% delle azioni in circolazione e quindi al netto delle azioni proprie detenute (o il 38,0% dell’intero capitale sociale rappresentato da n. 36.195.500 azioni ordinarie).
L’offerta si rivolge esclusivamente a investitori qualificati e investitori istituzionali esteri (con esclusione di Australia, Canada, Giappone e Stati Uniti d’America).
Il range di prezzo indicativo delle azioni di Intermonte è stato fissato tra un prezzo minimo di 2,60 euro e un prezzo massimo di 2,90 euro per azione, corrispondente ad una capitalizzazione complessiva di mercato della società, al netto delle azioni proprie, compresa tra circa 83,6 milioni, sulla base del prezzo minimo e, circa 93,2 milioni sulla base del prezzo massimo (il range, incluse le azioni proprie, corrisponde ad una capitalizzazione complessiva tra circa 94,1 milioni e circa 105 milioni).
Il periodo di book building partirà mercoledì 6 ottobre.
Patto tra top management e soci fondatori con lock-up di 3 anni
Nel contesto della quotazione su AIM Italia, la Società, gli azionisti venditori e il top management della Società assumeranno taluni impegni di lock-up, in linea con la prassi di mercato per operazioni similari, per i primi 12 mesi su tutte le proprie azioni; inoltre, ciascun azionista della Società titolare di azioni ordinarie rappresentanti più dell’1% del capitale sociale votante della Società, assumerà un ulteriore impegno di lock-up, per i successivi 12 mesi, sul 50% delle azioni ordinarie dagli stessi possedute alla data di inizio delle negoziazioni.
Il top management composto da Guglielmo Manetti, Fabio Pigorini, Andrea Lago, Guido Pardini e Dario Grillo e i soci fondatori (Alessandro Valeri e Gian Luca Bolengo) sottoscriveranno un patto parasociale che prevede un lock-up di 36 mesi a partire dalla data di inizio delle negoziazioni, con riferimento a 7.700.000 azioni dagli stessi complessivamente conferite nel patto, pari al 24,0% circa delle azioni in circolazione, rappresentative del 21,3% circa del capitale sociale.
Voglia di crescere per linee esterne
L’equity story del gruppo Intermonte ruota attorno a 4 pilastri la società elenca presentando il processo di quotazione. “E’ una banca di investimento integrata e indipendente, basata su un modello di partnership di successo, con una importante focalizzazione nel segmento delle medie e piccole imprese italiane; ha un modello di business altamente redditizio e diversificato su quattro aree di attività (Investment Banking, Global Markets, Sales & Trading, Digital Division & Advisory) che crescono in modo equilibrato, con un basso consumo di capitale, e che contribuiscono tutte allo sviluppo armonico dei ricavi; ha di recente ulteriormente diversificato il proprio business nel segmento dei club deal; ha una delle posizioni patrimoniali più solide tra le società finanziarie italiane con notevole eccesso di capitale utilizzabile per cogliere possibili interessanti opportunità di crescita per linee esterne in settori strategici e sostenere una generosa politica di dividendo; “eccellente remunerazione” per gli azionisti attraverso una costante politica di distribuzione di dividendi, con un payout medio negli ultimi due anni superiore al 90%; e infine indica interessanti opportunità di ulteriore crescita, anche per linee esterne, nel canale digitale e nell’investment banking”.
Nel primo semestre 2021 Intermonte ha visto i ricavi balzare del 60,8% a quota 24,2 milioni di euro, e l’utile netto salire del 205,7% a 5,5 milioni. La società segnala che la struttura patrimoniale, tra le più solide tra le società finanziarie italiane con notevole eccesso di capitale, si contraddistingue per un Total Capital Ratio pari al 41,2% al 30 giugno 2021.