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Lyxor espande la gamma di ETF per contrastare i cambiamenti climatici

Pubblicato 10 Luglio 2020 Aggiornato 14 Luglio 2020 13:18

Prima gamma di ETF firmati Lyxor in linea con l’Accordo di Parigi. Si tratta di quattro prodotti: il Lyxor S&P Eurozone Eurozone Paris-Aligned Climate (EU PAB) (DR) UCITS ETF, il Lyxor S&P 500 Paris-Aligned Climate (EU PAB) (DR) UCITS ETF, il Lyxor S&P Global Developed Paris-Aligned Climate (EU PAB) (DR) UCITS ETF e il Lyxor S&P Europe Paris-Aligned Climate (EU PAB) (DR) UCITS ETF. Tutti i nuovi ETF sono quotati su Euronext e hanno un TER dello 0,20%.

La società di risparmio gestito francese va così a completare il proprio ecosistema di ETF che replicano i benchmark climatici dell’Unione Europea. L’obiettivo di investimento di questi ETF è compatibile con lo scenario più ambizioso definito dal Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change), in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015, che mirano a contenere l’aumento medio globale della temperatura entro 1,5°C, con un superamento nullo o limitato dei livelli dell’epoca preindustriale.

Questo scenario presuppone che il portafoglio sia concepito per seguire una traiettoria di riduzione delle emissioni di carbonio assoluta del 7% su base annua. L’indice sottostante integra una riduzione immediata del 50% dell’intensità di carbonio rispetto all’indice di riferimento, in linea con l’obiettivo ampiamente condiviso di ridurre le emissioni di carbonio del 50% entro il 2030, un passo fondamentale per raggiungere il traguardo di un mondo a zero emissioni nel 2050. A tal fine, questi ETF sono i primi a prendere in considerazione le emissioni di gas serra lungo l’intera catena del valore di ciascuna delle società che li compongono. Sono anche i primi sul mercato a integrare l’esposizione al rischio fisico delle società che si trovano ad affrontare eventi climatici estremi.

Gli indici sottostanti

Questi quattro ETF (su azioni dell’Eurozona, europee, statunitensi e globali) replicano indici S&P Paris-Aligned Climate saldamente ancorati alle raccomandazioni internazionali volte a stimare i rischi e le opportunità legati alla transizione climatica. In particolare, questi strumenti seguono in modo trasparente il modello della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), nonché un insieme di dati scientifici raccomandato dalla Science Based Targets Initiative.

Questi ETF escludono le società attive nel settore del carbone e, al di sopra di determinate soglie, del petrolio, del gas naturale e della produzione di energia ad alta intensità di carbonio. Inoltre, evitano le società che non rispettano gli obiettivi ambientali dell’Unione Europea e quelle che operano nel settore delle armi, del tabacco o che violano le norme sociali. In secondo luogo, utilizzando il modello “Transition Pathway” dello specialista di dati climatici di S&P, Trucost, che analizza e prevede le future emissioni di gas serra delle aziende, questi ETF consentono di rispettare una traiettoria di riduzione delle emissioni di carbonio chiara e prevedibile, dirigendo i capitali verso le società che contribuiscono maggiormente a rispettare lo scenario di contenimento del riscaldamento globale a 1,5°C. Questo approccio ambizioso e organico è reso possibile attraverso l’integrazione di un ampio spettro di dati provenienti da molteplici fonti e applicando una gerarchia di lettura dei dati. Trucost è uno dei leader di mercato nella valutazione dei rischi climatici, dei vincoli sulle risorse naturali e dei fattori ambientali, sociali e di governance.