LVMH, mercati Cina e Usa ancora sugli scudi. L’ingresso in Moncler non basta per tornare a correre
Il settore del lusso ha recentemente attirato i riflettori di molti addetti ai lavori a causa del periodo di incertezza che sta caratterizzando questa seconda parte del 2024. Colossi come LVMH, leader globale nel comparto, hanno recentemente registrato segnali di rallentamento, in particolare nei mercati chiave come Cina e Stati Uniti. Tuttavia, l’interesse per i marchi di lusso non si è affievolito, con una crescente attenzione alla sostenibilità e alla personalizzazione che potrebbero segnare i prossimi elementi per cercato una ripresa del settore. In questo contesto, LVMH si trova a dover bilanciare le nuove sfide con le opportunità future, mantenendo la sua leadership in un mercato che sta rapidamente evolvendo.
Segnali contrastanti da Cina e Usa
Il gruppo LVMH, con marchi iconici come Louis Vuitton, Dior e Tiffany, nonostante la resilienza dimostrata con la pubblicazione dei dati economico-finanziari relativi al primo semestre 2024, ha vissuto un settembre di importanti ribassi con segnali di ripresa solamente nella fase finale del mese. Le recenti dichiarazioni del gruppo indicano infatti che il 2024 potrebbe essere più complesso del previsto a causa dell’incertezza generale del mercato.
Tra i principali fattori da tenere sotto monitoraggio risulta esserci la condizione del mercato cinese: le politiche di riduzione del debito del governo cinese e un’economia interna sotto pressione, che hanno caratterizzato buona parte del 2024, hanno portato i consumatori a ridurre le spese ed i consumi, colpendo direttamente i marchi di lusso. Attenzione allora alle recenti notizie che giungono dalla Cina che potrebbero suggerire un’inversione del trend nelle scelte in tema politico ed economico, registrando anche un rimbalzo sui principali indici economici. La Cina ha infatti lanciato una serie di misure per risollevare l’economia, un ‘bazooka’ che ha risollevato l’umore di alcuni settori in Europa come quello dell’auto e del lusso (legati alla domanda di beni cinese).
Negli Stati Uniti, altra area di elevata influenza, il contesto è diverso ma con risvolti simili. Nonostante un inizio d’anno robusto, l’inflazione persistente e l’alto livello di tassi di interesse stanno limitando la capacità di spesa dei consumatori. Questo contesto sta influenzando negativamente le vendite di LVMH, spingendo il gruppo a diversificare ulteriormente la propria presenza geografica e puntare su mercati emergenti come India e Medio Oriente.
Strategie di sostenibilità e innovazione digitale
Una delle risposte più significative di LVMH a queste sfide è la spinta verso la sostenibilità e l’innovazione. Il gruppo ha investito significativamente in pratiche di produzione sostenibili, in linea con le crescenti richieste dei consumatori e degli investitori, lanciando una nuova collezione che prevede l’utilizzo di materiali riciclati e processi di produzione più efficienti dal punto di vista energetico. Altro pilastro della strategia di investimento e rafforzamento di LVMH è l’innovazione. Il gruppo ha infatti potenziato la propria presenza digitale, collaborando con piattaforme tecnologiche e implementando strumenti di realtà aumentata per migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti nell’ambito e-commerce.
L’outlook grafico del titolo LVMH
Un 2024 di sali e scendi per il colosso della moda, LVMH, caratterizzato da un primo semestre positivo in scia a risultati economico-finanziari incoraggianti ma una seconda metà che, come tutto il settore, soffre l’assenza di mercati importanti come quello cinese ed americano alle prese con contesti complessi. Dopo l’annuncio da parte di Ruffini, Presidente e AD di Moncler, dell’imminente acquisto da parte di LVMH del 10% di Double R, che detiene una quota importante nella società di piumini, il titolo è tornato a correre salvo poi ritracciare nuovamente in scia al movimento generale di mercato.
Un trend rialzista altamente sotto pressione e con il rischio sempre più imminente di veder invertire al ribasso la tendenza principale. Grafico dei prezzi che presenta un movimento in rottura della principale trendline (in blu) di lungo periodo sostenuta da volumi crescenti e confermata con molteplici chiusure al di sotto di essa. Successivo attacco, in concomitanza con l’annuncio dell’ingresso in Moncler, a quella che è quindi diventata di conseguenza la resistenza dinamica ma senza ricevere consensi significativi.
Ad oggi, gli scenari più probabili sono due e tra loro alternativi: il primo, attualmente il più quotato, traccia sul grafico una figura tecnica ad inversione ribassista di lungo periodo. Si tratta del pattern “orecchiette di lupo” confermatosi con la rottura ribassista del supporto statico (in giallo) in area € 658,30. Questo traccia una percorso al ribasso con una proiezione di prezzo ad orizzonte temporale di lungo termine sui livelli di minimo relativo a quattro anni in area € 400. Per scongiurare tale scenario è necessario che si manifesti la seconda alternativa, cioè una conferma significativa al di sopra della trendline precedentemente rotta al ribasso. Questo andrebbe a configurare la presenza di un pattern grafico di inversione rialzista, un testa e spalle rovesciato, che rivedrebbe invece verso l’alto il target price in area € 800.
In attesa di vedere quale direzione andrà a prendere il mercato anche in relazione ai vari contesti geopolitici che stanno influenzando queste ultime sedute, si suggerisce di mantenere monitorato il comportamento dell’asset sull’area dei livelli chiave € 605,40-658,30. Qualora questi supporti non dovessero tenere botta, meglio allora preparare il paracadute.