Luxottica convince Goldman Sachs
Luxottica brilla in Borsa. Gli analisti di Goldman Sachs hanno inserito la società di Leonardo Del Vecchio nella loro lista dei titoli da comprare, togliendola dal girone neutral. Una indicazione che ha risvegliato gli acquisti attorno all’azione dal torpore in cui era caduta dopo la toccata e fuga in America in occasione della presentazione delle sinergie derivanti dall’integrazione con l’americana Oakley e della prima guidance sul 2008/09 a inizio febbraio.
Il titolo del gruppo di Agordo oggi non manca l’appuntamento con il mercato: adesso si porta in guadagno dell’1,66%, scambiando a quota 18,66 euro. E che l’attenzione si alta attorno a Luxottica lo provano anche i volumi: a metà mattinata sono, infatti, già passati di mano 1,3 milioni di pezzi contro una media giornaliera delle ultime trenta sedute di 3,1 milioni di pezzi.
Il team di analisti della casa d’affari americana che segue il mondo fashion quotato è convinto che, nonostante le preoccupazioni degli investitori di incappare in una pesante recessione continueranno probabilmente a dettar legge nel breve termine, in giro sui listini ci siano delle buone opportunità per fare shopping. Per individuarle Lucy Chamberlain di Goldman Sachs nel report uscito oggi, che questa testata ha avuto modo di consultare, suggerisce di focalizzarsi su due aspetti: i fondamentali e la sostenibilità della crescita.
“Vediamo ancora significative opportunità per quelle società che vantano nel loro bouquet marchi dalla riconoscibilità globale”, specifica l’esperta sottolineando come oggi la chiave per tenersi stretti i clienti sia racchiusa nella forza del brand. Nella baroanda di dati macro negativi che si levano da Oltreoceano quasi ogni giorno ormai anche il contributo dei Paesi emergenti viene ritenuto fondamentale. In particolare secondo la Chamberlain “La forza del cambio dollaro/ monete asiatiche dovrebbe essere in grado di fornire un forte sostegno ai player del lusso”. Per Goldman Sachs Luxottica nonostante la forte esposizione al mercato Usa ha però già vinto la sua scommessa.
Micaela Osella