Lunedì no per Piazza Affari nonostante rally del Nasdaq: oltre -3% per Unicredit e Tenaris
Chiusura opaca oggi per Piazza Affari che non si accoda a Wall Street che veleggia sui nuovi top storici. Il Ftse Mib ha chiuso nei pressi dei minimi di giornata e si segnala come uno dei peggiori indici europei oggi segnando -1,11% a 25.227 punti. Prudenza sui mercati UE dettata principalmente dalle rinnovate preoccupazioni sul fronte epidemico per il rapido diffondersi della Variante Delta che ha comportato un nuovo lockdown a Sydney, misure restrittive in Sudafrica e record di morti in Russia.
La settimana appena iniziata vedrà susseguirsi importanti dati macro (fiducia dei consumatori e ISM USA, l’inflazione di giugno in Eurozona) che culminerà venerdì con i dati sul mercato del lavoro USA. L’attesa è per un’accelerazione nelle assunzioni al passo di 700.000 nuove buste paga (dalle 559.000 di maggio) secondo il consenso di Bloomberg. “Il dato assume particolare rilevanza visto che è l’ultimo tassello che manca, ovvero un significativo recupero degli occupati, per portare la Fed a rivedere la propria politica sul QE”, rimarcano gli esperti di MPS Capital Services.
In affanno oggi a Piazza Affari le banche con cali nell’ordine del 3,09% per Unicredit, -3,18% per Bper e del 2,35%% per Intesa Sanpaolo. Nel weekend il ceo di Intesa, Carlo Messina, ha caldeggiato ulteriori concentrazioni per arrivare alla creazione di almeno tre poli”.
Male anche Banco BPM (-2,82%) dopo che la bancha ha ridefinito gli accordi nel settore della bancassicurazione della JV Bipiemme Vita, detenuta all’81% da Covéa. La ridefinizione dell’accordo prevede una call a favore di Banco BPM per l’acquisizione del 100% della JV nel periodo compreso tra l’8 settembre 2021 e il 31 dicembre 2023. In caso di mancato esercizio, la partnership potrà proseguire fino alla fine del 2028. In questo modo, a detta degli analisti di Equita, Banco BPM si garantisce maggiore flessibilità strategica nel ambito del processo di consolidamento del settore bancario.
Giornata difficile anche per i titoli oil: oltre -2% per ENI, -3,31% Tenaris e -2,65% Saipem.
Sotti i riflettori oggi Pirelli (-1,12%) in scia alle voci di riassetto di Camfin. Secondo il Sole 24 Ore la Longmarch (società della famiglia cinese Niu – storico partner industriale di Pirelli e più recentemente anche partner finanziario di Camfin) entro ottobre entrerà nell’azionariato di Camfin con una quota del 30%. Come conseguenza Camfin aumenterà la quota in Pirelli dal 10% al 14%, mentre Longmarch avrà una quota di Camfin simile a quella di Tronchetti Provera che comunque continuerà ad esercitare il controllo grazie ai maggiori diritti di voto attribuiti ai soci di classe A. Allo studio ci sarebbe infatti anche l’estensione del lock-up da giugno 2023 a giugno 2026 per tutti i soci di Camfin. Il rafforzamento di Camfin in Pirelli, rimarca Equita, possa essere interpretato come mossa antidiluitiva preliminare in vista di un M&A deal.
In calo oggi Stellantis (-1,29%) che ha confermato per l’8 luglio prossimo l’EV Day 2021 durante il quale l’ad Carlos Tavares presenterà la strategia di elettrificazione del gruppo.
Segno più invece per STM (+0,47%) che si giova dei nuovi record del tech Usa e intanto ha annunciato una collaborazione strategica con Renault per sviluppare, produrre e fornire i propri prodotti per i sistemi di elettronica presenti nei veicoli elettrici e ibridi.