La biotech con zero medici, ma tanti followers e… biglietti per Taylor Swift. A Wall Street un mistero da +82.000%

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Alone di mistero a Wall Street dietro la straordinaria ascesa e altrettanto straordinaria caduta verticale di un titolo sconosciuto ai più ma che aveva raggiunto in brevissimo tempo una valorizzazione monstre che aveva reso il suo fondatore pluri-miliardario.
Il caso
L’azienda in questione è Regencell Bioscience Holdings, quotata al Nasdaq, ha subito un vero e proprio tracollo passando dai 78 dollari a cui quotava il 17 giugno agli attuali 20 dollari circa. Le azioni erano state protagoniste nelle settimane precedenti di un aumento vertiginoso dell’82.000%, rendendo improvvisamente il so fondatore e ceo, Au Yat-Gai, plurimiliardario. Adesso il crollo del titolo ha fatto crollare il suo patrimonio da 33 a 10 miliardi. Nonostante il recente crollo, il titolo segna ancora oltre +15.000% da inizio anno.,
Sia durante il boom che quando il titolo è crollato il suo ceo non è stato reperibile nel suo ufficio di Hong Kong. Au ha frequentato la Haas School of Business presso l’Università della California, Berkeley, e ha lavorato presso Deutsche Bank alla fine degli anni ’90. Soffriva di disturbi dell’apprendimento e problemi di linguaggio, aveva voti bassi e un carattere incontrollabile, secondo un post video sull’account Instagram dell’azienda.
Solitamente le società piccole realtà biotech sono molto sensibili a notizie su uno dei loro farmaci in fase di sviluppo che sta andando bene in una sperimentazione clinica, ma l’anomalia del boom di Regencell è che in questo periodo non c’è stata nessuna novità.
Stando a quanto riporta Bloomberg, il 18 giugno, due uomini e una donna sono arrivati all’ufficio di Hong Kong di Regencell in cerca di informazioni sul trattamento per l’ADHD e la demenza e prima di arrivare avevano letto dell’impennata del titolo. Un dipendente ha detto loro che il personale non era composto da medici e li ha indirizzati al sito web dell’azienda.
Cosa fa Regencell
Fondata nel 2014 dal giovane Au Yat-Gai, Regencell presenta come principale linea di attività la commercializzazione e la concessione di licenze per i trattamenti tradizionali per il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) e il disturbo dello spettro autistico (ASD) sviluppati dal padre del fondatore. Ha i diritti esclusivi sulle sue formule medicinali tradizionali, registrate con il nome di Brain Theory.
La missione di Regencell è “migliorare e salvare vite umane utilizzando una formula naturale e olistica della MTC per trattare l’ADHD e l’ASD”, spiega un video sull’account Instagram ufficiale dell’azienda che vanta più di mezzo milione di follower. Un seguito enorme che Regencell ha costruito con l’aiuto di campagne sui social media sulla piattaforma che offriva biglietti gratuiti per i concerti di Taylor Swift negli Stati Uniti e in Asia.
L’azienda ha sede nelle Isole Cayman e ampi uffici a Hong Kong, ha debuttato sul Nasdaq Capital Market nel 2021 ed è in fase di ricerca e sviluppo e non ha generato alcun fatturato dalla sua nascita, secondo l’ultima documentazione annuale presentata alla Sec. Di conseguenza i conti non brillano affatto con perdite nette rispettivamente di 4,4 milioni di dollari e 6,1 milioni per gli anni fiscali conclusi a giugno 2024 e 2023. La sua posizione di chief medical officer è vacante da quando l’ultimo medico a ricoprire l’incarico si è dimesso nel 2022.
Non solo Au, ecco chi è l’altro socio
Il fondatore Au detiene il controllo della società con una quota di oltre l’86%, nel libro soci appare anche Digital Mobile Venture, società di proprietà del taiwanese Samuel Chen e di sua moglie Fiona Chang. Un nome conosciuto oltreoceano in quanto Chen ha investito in Zoom Video Communications guadagnando una fortuna in seguito al boom del titolo di oltre +1.500% durante la pandemia di Covid-19.
Chen insieme a moglie e figli detiene anche il 55% nel gruppo Polaris, società biotecnologica che sviluppa farmaci antitumorali. È anche il maggiore azionista di Sonix Technology, un fornitore di circuiti integrati quotato a Taipei.
Sec inerme
Sul caso non si è espressa la Securities and Exchange Commission (SEC) e anche la Financial Industry Regulatory Authority (Finra), l’organo di vigilanza per i broker-dealer, tace anche se in passato ha ripetutamente avvertito che le azioni piccole ed economiche sono più suscettibili alle frodi. Queste società possono essere bersaglio di schemi ‘pump-and-dump’ in cui i truffatori gonfiano il prezzo delle azioni e vendono rapidamente le loro azioni.
La Sec dal canto suo si è mostrata sempre più diffidente nei confronti delle società quotate sulle borse statunitensi con sede all’estero, ossia l’identikit di Regencell.