Notizie Certificates L’euforia per accordo USA-Cina spinge Wall Street su nuovi massimi. Delude la Fed

L’euforia per accordo USA-Cina spinge Wall Street su nuovi massimi. Delude la Fed

Pubblicato 6 Maggio 2019 Aggiornato 7 Maggio 2019 08:48

Ultima settimana tutto sommato positiva per i mercati con un abbassamento della volatilità su tutte le principali asset class. Notizie positive dal fronte commerciale Usa-Cina, dopo che il Segretario al Tesoro USA, Steven Mnuchin, ha dichiarato che un accordo sarebbe molto vicino.

 

Inoltre, secondo le indiscrezioni, le due parti hanno raggiunto un’intesa generale con gli Usa che dovrebbero rimuovere immediatamente il 10% di dazi su 200 miliardi di dollari di beni cinesi, mentre il 25% su circa 50 miliardi di dollari dovrebbero rimanere in essere a lungo, possibilmente fino a dopo le elezioni del 2020. L’ottimismo per un accordo imminente ha spinto lo S&P 500 su nuovi massimi storici, beneficiando anche dei conti trimestrali delle società USA che hanno battuto in molti casi le stime degli utili.

 

Maggio è iniziato con la Federal Reserve che ha confermato il livello dei tassi di interesse nel range compreso tra il 2,25% e il 2,50%. Il presidente della Fed, Jerome Powell, a dispetto del recente rallentamento dell’inflazione, ha affermato che le pressioni inflazionistiche scontano “fattori transitori” mostrandosi più falco delle attese. Una Fed equilibrista dunque che in qualche modo ha deluso gli operatori che aspettavano qualche segnale su un eventuale taglio dei tassi.

 

In tale scenario, i trader hanno preferito operazioni di breve, tramite l’uso di prodotti a leva prevalentemente su indici azionari, commodity e titoli. Il prodotto più scambiato è stato il Mini Long sullo S&P 500 (ISIN: NL0013414394) con leva importante e vicina alle 12 volte e una distanza dal Knock Out del 5,5%. Strike a 2.687,66 punti e scadenza il 17 dicembre 2025. Ammonta a 680 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 15 contratti.

 

Molto utilizzato anche il Mini Short sul petrolio WTI Future con 111 contratti e circa 531 mila euro di controvalore. Il certificato, con ISIN NL0013310048, mostra una leva vicina alle 5 volte e distanza dal Knock Out circa del 15,5%. La scadenza è il 19 dicembre 2025.

 

Sui titoli invece gli investitori hanno premiato il Turbo Long su ENI (ISIN: NL0013143811) che ha una leva di circa 11,5 volte e una distanza dal Knock Out del 10,8%. Strike a 13,5 euro e scadenza il 21 giugno 2019. Il controvalore è di oltre 377 mila euro, con 15 contratti.