Notizie Notizie Italia Lettera Ue all’Italia: significativa deviazione da obiettivi di bilancio, 24 ore per chiarire

Lettera Ue all’Italia: significativa deviazione da obiettivi di bilancio, 24 ore per chiarire

23 Ottobre 2014 11:42

La tanto attesa lettera della Commissione europea sulla Legge di Stabilità 2015 alla fine è arrivata. Si tratta della missiva contenente la richiesta di chiarimenti in merito agli scostamenti dagli obiettivi di conti pubblici in riferimento al 2015 fissati dalla manovra varata lo scorso 15 ottobre, che poi è stata inviata a Bruxelles. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già fatto sapere che “il Governo italiano risponderà entro domani“.

E’ il vice presidente dell’esecutivo Ue, Jyrki Katainen, a scrivere al ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. “Dall’analisi preliminare, sulla base dei conti degli uffici tecnici della Commissione Ue, l’Italia ha programmato una significativa deviazione dagli aggiustamenti richiesti per centrare l’obiettivi di medio termine nel 2015“. Per questo la Commissione ha intenzione di sapere “perché l’Italia programma di non rispettare il patto di stabilità nel 2015” e “come assicurerà un pieno rispetto degli obblighi della politica di bilancio nel 2015”. Bruxelles ha fatto notare che Roma non rispetta i vincoli europei del Patto di Stabilità, rinviando il pareggio di bilancio strutturale al 2017, oltre a rallentare il percorso di riduzione del debito/Pil nei prossimi anni.

“La Commissione – prosegue Katainen – intende continuare il dialogo costruttivo con l’Italia per arrivare alla valutazione finale” della manovra e “gradirebbe il vostro punto di vista non appena possibile e preferibilmente entro il 24 ottobre“. Questo “per consentirci di tener conto delle valutazioni italiane nella prossima fase”.

Il Mef, nella nota di accompagnamento della lettera, ha spiegato che “la Commissione ha chiesto all’Italia informazioni aggiuntive sulla manovra che ne chiariscano le ragioni e i presupposti” aggiungendo che “gli uffici tecnici del Ministero sono già in contatto con la direzione Ecfin a Bruxelles, così come il governo italiano è in contatto con la Commissione europea“.