Leonteq lancia sul mercato due nuovi certificati per guadagnare da un rialzo dei tassi Treasury a lungo termine
Leonteq ha di recente emesso sul SeDeX di Borsa Italiana due innovative soluzioni di investimento. Si tratta di un certificato Phoenix Autocallable ed un Bonus Outperformance su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury. Il sottostante è un ETF che ha l’obiettivo di realizzare un rendimento uguale a 2x l’inverso della performance dell’indice ICE US Treasury 20+ Bond. I due certificati sono quindi short US Treasury 20+ Years, e dunque permettono di guadagnare da un rialzo dei tassi Treasury a lungo termine.
Le caratteristiche del Phoenix Autocallable
Il certificato Phoenix Autocallable su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury è un prodotto pensato per affrontare l’imprevedibile congiuntura di mercato. L’elemento fondamentale è la struttura del certificato che permette all’investitore grande flessibilità e resilienza anche in caso di ulteriori fasi di ribasso che potrebbero verificarsi sui mercati sia nel breve che nel medio periodo.
Il nuovo certificato con ISIN CH1134499974 ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a due anni (12 ottobre 2023), cedola condizionata trimestrale del 2%, pari ad un massimo annuo dell’8%, e barriera al 75%. Quest’ultimo elemento, sommato al fatto che la barriera è europea, quindi con valutazione del valore del sottostante ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza, ne fa un prodotto pensato per affrontare anche le fasi di debolezza del mercato. Non solo, la cedola gode anche dell’effetto memoria. Questo significa che una cedola non pagata non è definitivamente perduta ma portata in memoria: nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, le cedole non pagate in precedenza verrebbero distribuite insieme a quella di pertinenza di detta data di osservazione.
Il prodotto offre agli investitori un altro vantaggio: l’autocallability. In pratica, dopo i primi sei mesi il certificato permette anche il pagamento anticipato del capitale nominale (1.000 euro per strumento). Infatti, ad esempio, se al 5 aprile 2022 (prima data di osservazione dell’autocallability) il prezzo di chiusura ufficiale del sottostante sarà al di sopra del livello di fixing iniziale (livello di autocall trigger=100% del livello di fixing iniziale), allora il certificato verrà rimborsato, pagando il valore nominale più le eventuali cedole dovute. Tale sistema viene incontro all’investitore, incrementando le probabilità di restituzione del capitale nominale.
Il funzionamento del Bonus Outperformance
Il certificato Bonus Outperformance su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a due anni e mezzo (12 aprile 2024) e barriera all’80%. In questo caso, il prodotto con ISIN CH1134499990 non distribuisce cedole durante la propria vita ma offre all’investitore una partecipazione direttamente proporzionale ad eventuali profitti dell’indice sottostante. La proporzione sull’upside è del 150% e quindi più che proporzionale a eventuali rialzi. Il certificato prevede inoltre un limite massimo del 150% alla partecipazione ai movimenti dell’attività finanziaria sottostante (il cosiddetto “livello Cap”).
Le possibilità di rimborso del prodotto possono essere due. Nel primo caso, se il fixing finale è uguale o inferiore al fixing iniziale moltiplicato con il livello bonus (100%), l’investitore riceverà un importo pari all’importo del bonus (1.000 euro per strumento). Altrimenti, se il fixing finale è superiore al fixing iniziale moltiplicato con il livello bonus, l’investitore riceverà l’importo del bonus più un importo commisurato alla performance positiva dell’indice sottostante. Questo importo è pari al prezzo di emissione moltiplicato per il rendimento del sottostante che supera il livello bonus e ulteriormente moltiplicato per la partecipazione.