Leonardo: Morgan Stanley fissa nuovo target, titolo può raddoppiare nei prossimi 3 anni

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Titolo Leonardo sorvegliato speciale a Piazza Affari. Dopo un avvio in deciso rialzo, ora il titolo è scivolato in territorio negativo e si muove poco sopra la soglia dei 47 euro. Una seduta che era inizia con una marcia rialzista anche grazie al sostegno di Morgan Stanley che ha rivisto verso l’alto il target price su Leonardo, confermando la raccomandazione overweight.
Gli analisti della banca d’affari Usa si attendono che le azioni Leonardo possano raddoppiare nei prossimi tre anni. Ecco le ragioni.
Morgan Stanley alza target price a 60 euro
Leonardo, che resta il miglior titolo del Ftse Mib da inizio anno con un rialzo di quasi l’82%, oggi è sull’ottovolante in Borsa. Nonostante le positive indicazioni che arrivano da Morgan Stanley che nel report dal titolo “A Pathway To A €100 Share price” ha rivisto al rialzo il target price che balza da 35 a 60 euro.
“Le azioni Leonardo potrebbero raddoppiare nei prossimi tre anni, spinte dal crescita e dal miglioramento dei margini derivanti da una maggiore spesa per la difesa europea“, segnalano gli esperti, secondo i quali “le iniziative di ottimizzazione interne e i progressi nei piani di spesa dovrebbero sostenere il momentum dell’azione”.
Il team di analisti di Morgan Stanley ha poi aggiorniamo le previsioni e ha indicato “un upside maggiore”, considerando il fatto che le attuali stime indicano ancora un contesto di spesa per la difesa pari al 2% del Pil in Europa. “Aumentiamo le nostre stime di crescita e sui margini in linea con il recente aggiornamento del piano industriale da parte del management, con multipli più elevati che portano il nostro target price di 60 euro – sottolineano gli esperti -. Vediamo un potenziale rialzo, anche rispetto allo scenario rialzista tracciato di recente dal management che indica ulteriori 4-6 miliardi di euro rispetto a una base di 24 miliardi nel 2029”.
Strada verso 100 euro nel prossimo triennio
Morgan Stanley guarda poi a uno scenario di ricavi al 2030 di 32 miliardi di euro (previsione attuale di 26,6 miliardi più il punto medio del rialzo di 4-6 miliardi del management) con un margine Ebit del 12% implicherebbe circa 3,8 miliardi di Ebit, arrivando una capitalizzazione di mercato di 59 miliardi nel 2028, ovvero 102 euro per azione. “In alternativa, sulla base di utili, pensiamo che il gruppo possa generare un Eps di 4,5 euro nel 2030, che potrebbe supportare un prezzo delle azioni di 100 euro nel 2028”, segnalano ancora dalla banca d’affari americana.
Spesa per la difesa in Italia? Pressioni per un aumento
Tra i vari capitoli su cui si soffermano da Morgan Stanley c’è anche quello relativo alla spesa per la difesa in Italia sul quale vedono delle pressioni per un aumento. Gli esperti rimarcano, infatti, come l’Italia rimanga uno dei pochi membri europei della Nato ad essere rimasta significativamente al di sotto dell’attuale obiettivo del 2% del Pil. Secondo la Nato, ha speso l’1,5% nel 2024, con gli attuali piani di aumentare questo valore a solo l’1,6% entro il 2027.
“Sebbene l’Italia abbia rappresentato solo il 18% dei ricavi del gruppo Leonardo nel 2024 (il 21% Defence Electronics), pensiamo che il gruppo sia ben posizionato per beneficiare di qualsiasi aumento della spesa per la difesa interna, dato il suo ruolo di campione nazionale”.